Arrestato l'autore della sparatoria di San Valentino

A salvarlo da morte sicura sarebbe stata la pancia. Così un uomo ferito da due proiettili la sera di San Valentino sarebbe sfuggito alla morte.
Il fatto è accaduto nelle campagne di San Giorgio Jonico, un Comune in provincia di Taranto.
Ad aprire il fuoco, in un terreno dissestato, Quintino Pisanello, 68 enne pregiudicato e pensionato, residente a Carosino (sempre nel Tarantino). Pisanello ha colpito due uomini di 45 e 36 anni, entrambi tarantini. L'uomo è stato fermato dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Taranto e della sezione operativa della compagnia carabinieri di Martina Franca. Il capo di imputazione è tentato duplice omicidio e porto abusivo di armi da sparo. Già nel 1998, Pisanello era stato accusato di tentato omicidio per aver ferito il fratello, usando un coltello, con una decina di fendenti.

Pisanello avrebbe sorpreso le due vittime mentre caricavano rottami di ferro su un autocarro. Materiale prelevato nei pressi di un casolare a disposizione dello stesso Pisanello. Il 68enne ha così esploso diversi colpi di arma da fuoco, con una pistola calibro nove risultata poi rubata, nel 2011, nell'abitazione di un maresciallo dei carabinieri della provincia di Lecce.
Una delle due vittime è riuscita a scappare; l'altra, invece, è stata colpita da due proiettili all'addome. Nonostante le ferite si è messo alla guida dell'apecar su cui caricava il materiale ferroso e ha guidato per tre chilometri sul terreno dissestato, fino ad arrivare alla strada statale dove, con voce flebile, ha chiamato i carabinieri.

A salvare la vittima, ora ricoverata all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, come detto, è stato proprio il grasso della pancia che ha fatto da... giubbotto antiproiettile.

Pisanello ora si trova nel carcere del capoluogo pugliese con un provvedimento di fermo. È indiziato di delitto e attende l’interrogatorio di garanzia che il giudice delle indagini preliminari fisserà per i prossimi giorni.