Oggi alle 11 in punto il mondo della scuola si ferma per qualche minuto. Si svolge il "Teacher pride" a sostegno della professoressa di italiano Rosa Maria Dell’Aria, sospesa dal provveditore degli Studi di Palermo, Marco Anello, per 15 giorni a causa di un video di alcuni suoi alunni, che hanno paragonatoil decreto Sicurezza di Salvini alle leggi razziali del 1938. "Ogni insegnante - si legge nella nota -, studente, cittadino che voglia riaffermare la libertà di pensiero e di insegnamento, dovunque si trovi, interromperà le proprie attività, si metterà in piedi e leggerà di seguito gli articoli 21 e 33 della Costituzione italiana. Laddove possibile la lettura solenne sarà fatta in gruppo".
Eppure nel meccanismo manca un passaggio chiave. Per quale motivo una manifestazione del genere? Se il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti prima e il vicepremier Matteo Salvini dopo, hanno confermato che la professoressa "non doveva finire in mezzo a questa polemica". Il capo del Viminale ha ribadito di voler conoscere la docente. "Giovedì la incontrerò, visto che vado a Palermo (in occasione delle celebrazioni del 23 maggio, ndr), e incontrerò anche i ragazzi", Lo stesso Bussetti ha spiegato nel suo intervento di ieri a Radio 1. "Penso che Salvini abbia dimostrato ancora una volta grande attenzione e grande sensibilità e spero di essere con lui quando incontrerà la docente. Voglio incontrarla anch'io".
Intanto la docente dell'Iti Vittorio Emanuele III di Palermo ha parlato all'Adnkronos. "Tornando indietro rifarei tutto, perché avrei dovuto impedire ai miei ragazzi di esprimere il loro pensiero? Quel lavoro non conteneva offese, né immagini oscene, né tanto meno l'accostamento del ministro Salvini al Duce o delle leggi razziali al decreto Sicurezza. Era una riflessione sulla privazione dei diritti umani. E se il ministro me lo chiederà lo ribadirò anche a lui - afferma Rosa Maria Dell'Aria -. Sono pronta a confrontarmi con chiunque lo voglia". Una cosa, però, la docente tiene a precisare.
"In quel video, che non aveva finalità divulgative e che era per uso interno della scuola, i ragazzi proponevano una riflessione sulla privazione dei diritti umani a partire dalle leggi razziali". Insomma per gli autori del video in alcuni punti il decreto di Salvini sembrerebbe toccare i diritti umani. "Ma dire che si paragona Salvini al Duce è un'interpretazione distorta e strumentale".
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