Aveva predetto la sua fine nell'ultimo tema scritto a scuola, Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana (Taranto), scomparsa il 26 agosto 2010 e ritrovata cadavere in un pozzo 42 giorni dopo. Solo qualche giorno fa la Cassazione ha confermato i due ergastoli inflitti alla cugina Sabrina Misseri e alla zia, Cosima Serrano. Confermata anche la condanna a otto anni per Michele Misseri (marito di Cosima e padre di Sabrina) per la soppressione del cadavere di Sarah.
A distanza di 7 anni dalla morte della figlia, la madre di Sarah, Concetta Serrano, ha consegnato alla redazione di Giallo, settimanale di cronaca nera, alcuni scritti di sua figlia. È inquietante - si legge nel settimanale - quanto è emerso da un tema scolastico dal titolo "Inventate un fatto immaginario", in cui Sarah scrive: "In una famiglia avviene un terribile e misterioso omicidio. Qualcuno uccide una ragazza. Gli inquirenti sospettano una persona. Poi, due anni dopo, si scopre la verità: a uccidere la ragazza è stato suo padre che viene arrestato e confessa il delitto".
Così la ragazzina scriveva in un altro compito: "Una signora terrorizzata da un incubo notturno seguito da una strana apparizione nella sua stanza racconta questa storia a Carmille che dice di
averne vissuta una simile, ma ne è venuta fuori ricorrendo a un amuleto. Ma Carmille una notte scomparve senza essere mai più ritrovata".A tanti anni dal delitto, questi scritti destano molti interrogativi.
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