"È una nuova tecnica sconosciuta ai medici per stimolare delle reazioni". Così un uomo di 56 anni di Codevigo, in provincia di Padova, si è giustificato davanti agli inquirenti dopo essere stato arrestato per il tentato omicidio della suocera che stava paradossalmente cecando di rianimare soffocandola.
La donna di 83 anni era ricoverata all’ ospedale di Chioggia per un’ischemia cerebrale che le impediva di muoversi e che aveva compromesso le sue capacità cognitive. Secondo gli inquirenti il genero temeva di non poter far fronte alle spese per la riabilitazione che la donna avrebbe dovuto fare una volta dimessa. L’uomo, infatti, si legge sul Corriere della Sera, era un ex operaio della Mantovani che, nel 2015, dopo la cassa integrazione, era rimasto senza lavoro. Non solo. Da pochi giorni aveva perso anche sua madre e questo gli avrebbe provocato un crollo emotivo e così il 13 luglio scorso ha messo in pratica quella tecnica che, a suo dire, avrebbe consentito a sua suocera di guarire. Le ha appoggiato un telo sul volto e ha premuto fino quasi a soffocarla, ma è stato fermato dall'arrivo della badante bielorussa dell'altra paziente che si trovava in camera della suocera 83enne.
La straniera è quindi andata subito a chiamare un'infermiera a cui il 56enne ha ribadito che stava praticando una nuova tecnica ancora sconosciuta ai medici e, poi, ha lasciato l'ospedale. L'infermiera, invece, dopo essersi assicurata che l’83enne stesse bene, ha chiamato i carabinieri e la procura ha subito chiesto l'arresto del 56enne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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