Fermato per un controllo dagli uomini della questura di Terni, impegnati in un'operazione di pattugliamento del territorio finalizzata a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, ha prima fornito un documento di identità contraffatto poi, scoperto, ha cercato invano di fuggire ed infine aggredito con violenza gli uomini in divisa.
Il responsabile dell'episodio, come riportato dalla stampa locale, è un marocchino di 30 anni, sul quale, tra l'altro, pendeva un ordine di cattura emesso dal tribunale di Perugia. La condanna ad un anno e sei mesi di reclusione, arrivata al termine di regolare iter processuale per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni a pubblico ufficiale ed evasione, non si era mai potuta concretizzare a causa del fatto che il nordafricano aveva fatto perdere le proprie tracce.
La cattura del malvivente si è finalmente verificata con successo durante il pomeriggio di ieri, giovedì 6 febbraio. Almeno cinque le volanti impegnate nel territorio per condurre una vasta operazione antidroga, che si inserisce nelle intense attività di verifica programmate dal questore di Terni Roberto Massucci.
Una di queste, intorno alle 16:30, ha fermato per un controllo un'Alfa 147 in via Martiri della Libertà. A bordo un uomo di nazionalità marocchina, classe 1989, e la compagna connazionale, di un anno più giovane.
Il nordafricano, apparso fin da subito nervoso, ha porto ai poliziotti la propria patente di guida, risultata contraffatta dopo i controlli effettuati grazie alla collaborazione della centrale. A questo punto, per evitare di finire in manette, e ben a conoscenza del fatto di essere latitante, il 30enne ha cercato in ogni modo di fuggire, scagliandosi con violenza contro i poliziotti per aprirsi una via di fuga.
Colpiti con pugni al volto e forti calci sferrati alle gambe, gli agenti sono comunque riusciti prontamente a reagire ed a bloccare il magrebino dopo averlo rincorso.
Una volta giunti negli uffici della questura di Terni, in seguito all'analisi delle impronte digitali del marocchino, i poliziotti hanno compreso il motivo dell'aggressione e del tentativo di fuga. Ovvero la condanna a un anno e sei mesi mai scontata per volontario allontanamento.
Oltre ai capi di imputazione già contestati, per lo straniero si aggiungono le accusa di guida senza patente, sostituzione di persona,
lesioni aggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.Condotto dietro le sbarre del carcere Vocabolo Sabbione di Terni, il marocchino attende l'esito del giudizio direttissimo da parte del tribunale.
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