"Il nome delle religioni è usato per commettere atrocità, come il terrorismo, e in conseguenza, esse sono segnalate come responsabili del male che avviene intorno a noi". Papa Francesco ha proposto questa analisi rivolgendosi questa mattina ai partecipanti al Simposio promosso dall'Organizzazione degli Stati Americani e dall'Istituto del Dialogo Interreligioso di Buenos Aires ricevuti in Vaticano. Senza mai fare riferimento agli attacchi islamici subiti dall'Occidente negli ultimi anni, ha invitato al dialogo tra religioni per sconfiggere i terroristi.
Per costruire la pace, papa Francesco ha invitato alla cooperazione tra le religioni promuovendo il "dialogo sincero e rispettoso" anche verso gli esclusi. "Se non esiste rispetto reciproco non esisterà dialogo interreligioso", ha osservato il Santo Padre ribadendo che la costruzione di "un mondo amico" è possibile se si salvaguarda "la nostra casa comune". Secondo Bergoglio, dunque, nel mondo attuale, è "importante puntare su un'ecologia integrale in cui il rispetto per le creature valorizzi la ricchezza contenuta in se stessi e ponga l'essere umano al culmine della creazione". Proprio in questo, ha poi spiegato Francesco, "le religioni ricoprono un ruolo decisivo" dal momento che "la fede in Dio ci porta a riconoscere nella sua creazione il frutto del suo amore per noi" e "ci chiama a curare e proteggere la natura".
Il Simposio intitolato L'America in dialogo - Nostra Casa comune, che si chiude oggi all'Augustinianum, è stato occasione di confronto sulla bellezza e l'armonia a partire dalle riflessioni sul Creato che Papa Francesco ha raccolto nella sua enciclica Laudato Sì.
Per questo, in chiusura dei lavori, Bergoglio ha puntato sulla necessità che "le religioni promuovano una vera educazione a tutti i livelli, che aiuti a diffondere un'attitudine responsabile e attenta alle esigenze di cura per il nostro mondo e che promuova i diritti umani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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