Terzo valico, raffica di assoluzioni. L'affondo di Renzi: "Giustizialisti chiederanno scusa?"

Il processo sul terzo sul Terzo valico, celebrato a Genova per turbativa d'asta, si chiude con venti assoluzioni e sette condanne minori. L'ex premier contro l'ondata giustizialista che aveva segnato la vicenda

Terzo valico, raffica di assoluzioni. L'affondo di Renzi: "Giustizialisti chiederanno scusa?"

Una raffica di assoluzioni, sette lievi condanne. E una domanda: "Qualche giustizialista chiederà scusa almeno oggi?". L'esito del processo sul Terzo valico, celebrato a Genova per presunte gare truccate, ha già sollevato riflessioni a onor di garantismo. I pm Paola Calleri e Francesco Cardona Albini avevano chiesto la condanna per 27 imputati, ma i giudici hanno sollevato dalle accuse venti persone. Tra le assoluzioni quella di Pietro Salini, Ad di WeBuild, per il quale erano stati chiesti 3 anni e cinque mesi per turbativa d'asta.

Terzo Valico, le assoluzioni

La procura, in particolare, aveva contestato al top manager una telefonata all'ex presidente del consorzio Cociv (nato per realizzare la grande opera), Michele Longo: secondo quanto emerso, il primo chiedeva di escludere il cugino Claudio e il secondo lo rassicurava. Salini tuttavia aveva sempre rimarcato che "in tutte le conversazioni contestate si fa riferimento ad appalti ormai non modificabili". Assolti, tra gli altri, anche Ettore Incalza, storico 'grand commis' delle maxi-opere e l'ex presidente del Cociv, Longo. Tra gli altri imprenditori assolti figurano pure Stefano Perotti e Duccio Astaldi.

I giudici hanno invece condannato a 1 anno e tre mesi Giandomenico Monorchio, imprenditore figlio dell'ex ragioniere generale dello Stato Andrea, assolto. Giandomenico Monorchio era accusato di turbativa d'asta e corruzione, mentre il padre era accusato di turbativa d'asta per aver 'sponsorizzato' il figlio. Condannato a un anno Ettore Pagani, il direttore generale del Cociv. Stessa pena per Piersandro Tagliabue e Massimiliano Tricomi. Fabrizio Fornasieri, Giorgio Zanuso e Diego Gandolfo sono stati condannati a 10 mesi. Condanne lievi, visto che le richieste dell'accusa arrivavano fino a 5 anni. Nel mirino della procura era finito il sistema con cui venivano smistati gli appalti da parte del general contractor individuato dallo Stato per la realizzazione dell’opera. Tutto ruotava intorno al Cociv, consorzio formato in origine da Salini-Impregilo, Società condotte d’acqua e Civ, il general contractor, che ha gestito un fiume di denaro pubblico.

L'affondo di Renzi

A fronte dell'esito processuale, che di fatto ha ridimensionato l'impianto accusatorio, non sono mancati commenti e reazioni dal mondo politico. In particolare, sui social è stato l'ex premier Matteo Renzi a soffermarsi sulle decisioni dei giudici con un'emblematica riflessione. "E anche oggi uno scandalo che riguarda le infrastrutture in Italia finisce con un’assoluzione. Assolti oggi a Genova sul terzo valico Pietro Salini, Ercole Incalza e molti altri. Qualche giustizialista chiederà scusa almeno oggi?", ha scritto il leader di Italia Viva.

Anche il segretario di Azione, Carlo Calenda, si è espresso con parole di eguale tenore sulla vicenda.

"Ogni volta è così. Incalza assolto dopo processi infiniti che bloccano le infrastrutture, in questo caso anche grazie all'ottimo lavoro dell'Avvocato Nicola Madia. Ma davvero non se ne può più", ha scritto l'ex ministro.

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