Festino a luci rosse sullo yacht, poi le botte: "Ti suono come un tamburo"

Tre persone si sono introdotte a bordo di uno yacht per un festino: il proprietario lo scopre e un uomo di sua fiducia li allontana. Il video diventa virale

Festino a luci rosse sullo yacht, poi le botte: "Ti suono come un tamburo"

È diventato virale in poco tempo il video girato a bordo di uno yacht ormeggiato a Genova, ripreso da un uomo che ha scoperto alcune persone far festa a bordo dell'imbarcazione di un suo amico momentaneamente lontano dalla città ligure. I fatti sembrano tratti da un cinepanettone o, comunque, da una commedia cinematografica e vedono protagonista un armatore che, informato da un vicino di barca della presenza di estranei a bordo della sua imbarcazione mentre lui si trova in vacanza in Trentino, decide di chiamare un suo caro amico a Genova per chiedergli di andare a controllare la situazione.

Quando l'inviato dall'armatore arriva al porto e nota del movimento sullo yacht inizia a filmare e, quando sale a bordo, si trova davanti un uomo in mutande. Insieme a lui c'era una donna che dormiva sul letto matrimoniale. Erano reduci da un festino abusivo organizzato a bordo dell'imbarcazione. "Che caz... ci fate qua? Esci fuori che ti suono come un tamburo. Vieni subito fuori!", ha intimato l'amico del'armatore al primo uomo in mutande che ha incontrato una volta entrato nella barca. Nessuna resistenza da parte dell'uomo che, scoperto con le mani nella marmellata, chiede scusa e implora di non essere picchiato. Immancabili gli insulti, tra i quali vola anche qualche bestemmia e schiaffone. Il terzo uomo, invece, si era allontanato poco prima dell'intervento ma è stato successivamente identificato.

Come riferisce il Secolo XIX i tre hanno tra i 20 e i 30 anni e sono un cameriere, un impiegato e la figlia di un noto professionista della zona. Ora rischiano una denuncia per violazione di domicilio. Stando alle prime ricostruzioni pare che il tutto sia partito dal cameriere, che ha deciso di invitare gli altri due a una festa a bordo dello yacht che lui sapeva essere incustodito. Sapeva dove si trovassero le chiavi di riserva dello yacht, che è di proprietà di un imprenditore per il quale lui ha svolto alcuni lavori in passato.

Una volta scoperti, i due hanno lasciato l'imbarcazione senza discutere. L'amico dell'armatore aveva nel frattempo allertato la Guardia di finanza che, accorsa sulla banchina, ha identificato le due persone che erano rimaste illegalmente a bordo dello yacht.

Per il momento sui tre non pende nessuna denuncia, perché prima di procedere attende il rientro a Genova del proprietario dello yacht. Sarà l'armatore a decidere se procedere con una querela nei confronti dei tre che si sono introdotti abusivamente nel suo yacht o se, invece, lasciar correre.

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