Il palazzo è pericolante, ma gli immigrati non vogliono abbandonarlo, forse per la paura di non rientrare più. A Torino le autorità stanno valutando in queste ore lo sgombero di un edificio risultato inagibile che 70 persone, in buona parte immigrati, si rifiutano di lasciare il proprio alloggio.
La pioggia e la grandine che si sono abbattute violentemente venerdì sulla città hanno provocato delle infiltrazioni al tetto e dei conseguenti cedimenti al controsoffitto di uno stabile di Corso Vigevano, alla periferia del capoluogo piemontese. Il palazzo fatiscente e che presenta già dei problemi di sicurezza, è di proprità di Giorgio Molino, conosciuto come il "ras delle soffitte", agli arresti domiciliari con l'accusa di istigazione alla corruzione.
L'edificio è abitato da numerose famiglie, per la maggior parte di orgine straniera, che da ieri si oppongono alla decisione dei tecnici del comune di dover evacuare le loro case perché pericolose. L'edizione torinese del Corriere riporta come il sopralluogo sia durato per tutta la mattina e abbia dato esito negativo: gli alloggi sono inagibili e devono essere abbandonati.
Sul posto sono intervenuti
la polizia municipale, i vigili del fuoco, la polizia, ma non sono risucit ancora a convincere i residenti. Il comune ha disposto una palestra della Protezione Civile per accogliere gli sfollati, per adesso rimasta vuota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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