Rosario Greco, l’autista 37enne del Suv che ieri sera ha travolto i due cuginetti di Vittoria, uccidendone uno sul colpo, è il figlio di Elio Greco, conosciuto come il “re” degli imballaggi della città siciliana.
Secondo quanto ricostruito dal Tribunale di Catania, che lo scorso mese di gennaio ha sequestrato all’imprenditore beni per un valore di circa 35 milioni di euro, l’uomo è stato un affiliato al clan Dominante-Carbonaro e vicino alla famiglia mafiosa gelese dei Rinzivillo.
Lo stesso Elio Greco, nel dicembre 2017, è finito in manette nell’inchiesta “Ghost Trash” sul presunto controllo della mafia nel settore degli imballaggi ortofrutticoli. Come se non bastasse, a Pasqua di quest’anno è stato arrestato per tentato omicidio ai danni di Raffaele Giudice, con il quale aveva contrasti di natura economica.
Il figlio Rosario, invece, è conosciuto alle forze dell’ordine per porto abusivo di armi e traffico di sostanze stupefacenti. È stato arrestato nel 2015 quando, a seguito di diverse perquisizioni della polizia, gli sono state rinvenute armi in casa.
Anche ieri sulla sua auto che ha travolto i bambini gli agenti hanno rinvenuto uno sfollagente telescopico e una mazza da baseball. In modo del tutto criminale, l’uomo ieri era alla guida del Suv dopo aver bevuto alcolici e sniffato cocaina.
Anche le tre persone che erano in macchina con Rosario Greco sono note alle forze dell’ordine. Uno è Angelo Ventura, figlio del capomafia di Vittoria, Giambattista.
Il secondo è Alfredo Sortino con vari precedenti penali e il terzo è Rosario Fiore. Tutti, in un primo momento, hanno cercato di aiutare Rosario Greco ma successivamente hanno deciso di fornire un’esatta dinamica di quanto accaduto. I tre sono stati denunciati per favoreggiamento.
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