Un tetto massimo alla presenza di "bambini di cittadinanza non italiana" nelle materne. È quanto emerge dalla proposta di modifica al regolamento delle scuole dell’infanzia comunali di Trieste avanzata dalla giunta del sindaco Roberto Dipiazza.
Come riporta Il Piccolo, la misure hanno l'obiettivo di "garantire un'offerta educativa qualitativamente appropriata per tutti i bambini". Trieste vuole così seguire l'esempio di Monfalcone, dove il sindaco leghista Anna Maria Cisint ha fissato lo scorso luglio al 45% il tetto massimo di presenze straniere. La giunta Dipiazza ora vuole abbassare ancora di più la soglia al 30%.
Altre misure - già bocciate dal Garante regionale dei Diritti della persona - riguardano il crocefisso che diventa obbligatorio e l’insegnamento della religione cattolica parte integrante
dell'offerta formativa di ogni scuola dell'infanzia. Il testo sta facendo ora il giro delle Circoscrizioni triestine per avere il loro parere, che tuttavia non è vincolante. La decisione finale spetta al Consiglio comunale.
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