Non è passata nemmeno una settimana dall'inizio del nuovo anno è già spunta la prima "truffa" telefonica. Nemmeno per il 2020 avremo pace: se ricevete una chiamata da un prefisso esterno, non rispondete. Fidatevi.
Il prefisso a cui non rispondere
Ebbene sì, i truffatori non vanno in vacanza: niente settimana al sole di qualche località esotica, o sulle nevi delle cime più prestigiose. Niente di tutto ciò. A pochi giorni dal Capodanno i criminali si sono già messi all'opera con una truffa telefonica. Come precisa Leggo si contano già moltissime segnalazione di una truffa nota da anni, che ha deciso di torturarci anche per il 2020. Si tratta dell'inganno telefonico delle chiamate mute dalla Tunisia, per intenderci quelle con il prefisso +216.
Se si risponde, la telefonata dura pochissimi secondi e poi termina. Dall'altro capo del telefono un silenzio assordante. L'errore da non fare è richiamare. Non fatevi cogliere dalla curiosità. Di certo non è un vostro amico, nè un'offerta di lavoro (se lo state cercando). L'unico beneficio che otterrete è perdere 1,50 euro al secondo. Che moltiplicato per 60 secondi, ovvero un minuto, arriva alla cifra di 9 euro. I truffatori si comportano sempre allo stesso modo: chiamano la vittima, lasciano squillare il telefono per pochi squilli, due massimo e poi mettono giù. Se la vittima è curiosa rimane fregata.
La Polizia Postale, che tra le altre cose si occupa di casi di truffe telefoniche come queste, consiglia di non rispondere e soprattutto di non richiamare i numeri con il prefisso +216. Non solo sconsiglia in qualunque caso di richiamare numeri che recano come prefisso numeri Paesi stranieri ed extraeuropeii.
Se si accede al sito della Polizia Postale si trova riscontro di altre truffe simili, che talvolta principalmente arrivano dalla Gran Bretagna e dalla Tunisia. Il consiglio da seguire è quello di bloccare il numero, impedendo così di essere ricontattati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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