Freccero, Orsini & Co.: tutte le follie dei prof del distinguo

Dalla pandemia fino all'invasione di Putin: ecco tutte le frasi e le teorie dei professori del distinguo

Freccero, Orsini & Co.: tutte le follie dei prof del distinguo

Dal Covid alla guerra il passo è breve. Anzi, brevissimo. Soprattutto per quei prof e per quegli intellettuali della Commissione Dubbio e Precauzione. Parliamo di Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, Ugo Mattei, Carlo Freccero, il cui principale obiettivo è quello di creare una narrazione "anti-mainstream" basata su contestabili teorie. A questi si è aggiunto il professor Alessandro Orsini, il quale ha partecipato al loro ultimo convegno per sciorinare le sue analisi su Putin e Zelensky. A volte però ad andare contro il pensiero unico si rischia di deragliare. Ecco qui un florilegio di quello che questi detentori di una verità altra hanno messo in scena negli ultimi tempi.

FRECCERO

"La guerra ucraina sembra una fiction che si è trasformata in realtà e non per nulla i discorsi di Zelensky sono scritti dallo sceneggiatore della serie che lo ha portato al successo, siamo in una sorta di visione dove finzione e realtà si equivalgono grazie alla propaganda. "Zelensky, con i suoi interventi, porta avanti la fiction. Si dice sia in Ucraina, ma le riprese lo mostrano chiaramente sempre in studio, con sfondi sostituiti dallo sfondo verde. I suoi discorsi continuano ad essere scritti dallo stesso sceneggiatore delle serie”.

“Io leggo e cito dei documenti. Scopro che l’élite vuole imporre nuove forme di controllo sulle persone, per trasformare l’occidente nella Cina attraverso la politica sanitaria. E allora siccome io racconto questo complotto, cercando di documentarlo, ecco che automaticamente divento complottista. È un passaggio logico indebito".

"Forse sono figlio di piazza Fontana. La mia generazione è contaminata dalla scuola del sospetto. Ma io ho visto le riunioni del World economic forum a Davos, quelle del gennaio 2021, dove c’erano Macron e Von Der Leyen che parlavano del ‘grande reset’. Vengo dalla scuola del sospetto, ma qua c’è un aspetto documentale innegabile".

“Sappiamo che esiste materiale prodotto a scopo propagandistico, un buon esempio è il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Mariupol con la sua influencer incinta dichiarata morta e ricomparsa poco dopo. Sono stati utilizzati attori per interpretare i feriti”.

"Quando ci si trova di fronte ad un episodio di tale ferocia ed efferatezza, scaturisce spontaneo il dubbio di trovarsi di fronte ad una false flag. Perché? Perché nessun attaccante in campo, dopo un autogol fortuito si accanirebbe a segnare una serie infinita di autogol per stracciare per sempre la possibilità di vittoria della sua stessa squadra. A chi gioverebbe infatti una una strage? Non certo ai russi".

"Dipingere Vladimir Putin come impazzito o in punto di morte e dunque disposto a tutto, come i personaggi diabolici delle fiction, non ha alcun senso".

"C'è un filmato che annulla tutti i filmati della strage. Una macchina percorre la strada ricoperta di cadaveri e poco dopo, nello specchietto retrovisore, un cadavere si alza in piedi credendo di essere ormai fuori dal campo visivo. Ci sono moltissimi precedenti, come i morti nei sacchi neri che tirano fuori la testa per fumarsi una sigaretta".

"Ho più paura del vaccino che del covid, Norimberga ricorda che le cose sperimentali non si possono fare".

"Ma non diciamo fesserie, un giorno apriremo anche la questione dei camion e delle bare di Bergamo..."

FRECCERO-CACCIARI

"Serve un "nuovo Comitato di Liberazione Nazionale volto a ripristinare la fedeltà alla nostra forma di governo"; "Il governo con "uno/due micidiale ha messo al tappeto la Costituzione italiana, nata dalla resistenza", prorogando "senza alcuna base scientifica, lo stato di emergenza forzando la soglia psicologica dei due anni di durata massima previsti dalla Legge sulla protezione civile, fin qui invocata a sostegno dell'emergenza". "La Corte Costituzionale ha "apertamente abdicato al proprio ruolo, dichiarando inammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato da una ventina di parlamentari a tutela del proprio diritto di accesso alle Camere senza Green pass". "Questa micidiale doppietta che allinea definitivamente sulle posizioni dell'esecutivo le due massime istituzioni di garanzia (Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale) lascia ben poche speranze alla via giudiziaria per il ripristino della normalità politica, assolutamente necessaria dopo due anni di logica emergenziale. In mancanza dei presidi di garanzia, spazzati dal clima di terrore pandemico che spinge anche la Corte ad allinearsi, la risposta non puo' che essere innanzitutto culturale. Nessuno puo' tuttavia sottrarsi al dovere di resistenza politica".

CACCIARI

"Sono stanco di ripetere, forse è il vaccino che non basta. Non continuiamo con questa solfa della verità unica. Follia vaccinare i bambini".

"L'obbligo del greenpass a lavoro è una forzatura tremenda, visto anche l'articolo 1 della Costituzione. Ma deriva dalla colossale ipocrisia di non aver imposto l'obbligo vaccinale, per il semplice motivo che con ogni probabilità la Corte Costituzionale lo avrebbe rimandato indietro".

"La nuova stretta sul Green pass è gravissima, intollerabile e anticostituzionale. Se lo Stato vuole l’obbligo vaccinale se ne deve assumere la piena responsabilità, anche degli effetti avversi. I vaccinati possono infettare, infettarsi e ammalarsi gravemente, quindi a livello sanitario non ha senso continuare a vaccinarsi con questo che non è un vaccino come dicono tanti scienziati e anche il presidente della Bayer. O il Green pass diventa una carta d’identità e noi ogni 6 mesi siamo costretti a vaccinarci oppure cambiamo strategia. Non si può più vederla come un’emergenza perenne. Lancio un appello: non facciamo la follia di obbligare alla vaccinazione gli adolescenti che non rischiano nulla”.

"La contrapposizione è netta, ma occorre capire che è urgente trovare un accordo e fermare questa guerra e fermare questa invasione. Bastano le sanzioni? Basta l’atteggiamento che fino ad ora ha assunto l’Europa? Non pare. Bisogna porsi nell’ottica di fermare l’invasione. Non c’è dubbio sul da che parte stare, non è questo il problema. Il problema è ragionare per combattere efficacemente l’invasore, quindi comprendere che cosa vuole, quali sono i suoi obiettivi, e se c'è un margine di trattativa, andare fino in fondo su questo margine per evitare carneficine e pericoli immensi. Se arriviamo ad un confronto diretto Russia-Nato non so dove andiamo a finire. Siccome siamo già ad un centimetro dall'abisso, vediamo se ci sono dei margini su cui si può trattare. L’Europa si faccia avanti, dica la sua compattamente nei confronti di Vladimir Putin e sappia da che parte stare bene e fermare intelligentemente chi è dalla parte del torto”.

"Dobbiamo essere seri: se Putin è Hitler, allora armiamoci e andiamo a fare la guerra anche noi. Contro Hitler voglio essere in prima linea, chiedo di essere arruolato".


ORSINI

"È il tempo di elaborare una strategia per sviluppare un contrattacco liberale e democratico sul tema della guerra, bisogna discutere di qualsiasi argomento, senza timore di violenze psicologiche e di attacchi, come quelli che hanno interessato la mia persona. Io sono un guerriero, non ho paura di nessuno. Bisogna saper non arretrare di fronte alle proprie idee, fornendo così modelli interpretativi alternativi. Dietro alla narrazione del mass media ci sono enormi interessi elettorali. Le azioni intraprese dal governo Draghi avranno conseguenze disastrose per un sacco di imprese italiane e faranno, e stanno già facendo, male agli ucraini".

"Un professore universitario ha il dovere morale di difendere i principi alla base delle società aperte. Egli non deve temere nulla: né minacce, né rimozioni dagli incarichi, né licenziamenti. La prima qualità intellettuale di uno studioso è una qualità extrascientifica: il coraggio. L'Italia sia un ponte. Un ponte di pace".

"L'Italia dovrebbe sganciarsi dal resto dei paesi UE e Nato, pensando a come intavolare delle trattative di pace che prevedano, da parte dell'Ucraina, la cessione alla Russia di Crimea e Donbass".

"Questo è un conflitto frontale tra Putin, la Russia e l'Europa. L'Italia deve fare tre cose, rompere con l'Unione Europea, fare una dichiarazione ufficiale che abbiamo sbagliato tutti, noi e l'Unione Europea, riconoscere le colpe dell'occidente e quelle di Putin, deve dirsi disponibile al riconoscimento a guerra in corso del Donbass e della Crimea".

"Io vengo attaccato perché ho toccato consorterie potenti"

"Le mie analisi hanno toccato consorterie potenti che si stanno coalizzando per colpirmi".

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