Un'idea malata di libertà

L'avvento dei liberal in tutto il mondo rischia di diminuire la libertà dei cittadini

Un'idea malata di libertà
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L'industriale americano Henry Ford una volta disse: «Il cliente può avere l'auto di qualsiasi colore voglia, purché sia nero». Oggi, l'idea che alla società sia «permessa» una sola scelta - un'opzione unica approvata dall'ideologia liberale radicale e adottata dalla burocrazia governativa - sta rapidamente diventando una realtà. Di conseguenza, il mondo occidentale rischia di perdere la sua definizione fondamentale di libertà, la pietra angolare dell'era moderna.

Questo concetto di libertà è stato sancito in modo eloquente nella Dichiarazione di Indipendenza americana e incluso nella nostra Costituzione, e il nostro «Bill of Rights» è simile a quello espresso nella Costituzione italiana.

Politici pericolosamente liberal - da Bruxelles a Washington - stanno cercando di impadronirsi del concetto di libertà in un modo che limita i diritti degli italiani e degli americani, non li protegge. In America, la vicepresidente Kamala Harris ha fatto della «libertà» uno dei temi principali della sua campagna di rielezione, mentre l'Unione Europea continua a emanare norme e regolamenti sempre più ingombranti dalla sua sede di Bruxelles con il pretesto di far progredire alcuni diritti e libertà fondamentali in tutta Europa. La verità, però, è che la loro definizione di «libertà» equivale a meno diritti per voi e la vostra famiglia.

In America, i politici stanno lavorando per eliminare i fornelli a gas dalle nostre cucine. In Danimarca, nei Paesi Bassi e in altre parti d'Europa si stanno attuando norme che impediscono alle case e ai condomini di nuova costruzione di essere allacciati alle utenze del gas. L'idea stessa che un governo del popolo abbia il potere di dire alla gente su quale tipo di fornello cucinare la cena è semplicemente assurda, ma questa è la direzione in cui sia l'Europa sia gli Stati Uniti sono guidati da certi politici di sinistra.

I quali stanno anche lavorando duramente per eliminare la possibilità di scelta automobilistica. In meno di un decennio, l'amministrazione Biden-Harris vuole che più della metà delle nuove auto vendute in America sia elettrica. A Bruxelles, l'Ue ha recentemente approvato una misura che vieta la vendita di nuove auto a benzina e diesel entro il 2035. In entrambi i casi, queste burocrazie centralizzate vogliono raggiungere i loro obiettivi non per scelta del consumatore, ma per decisione del governo. Hanno fatto dell'idea di combattere il cambiamento climatico l'unica questione che conti, molto più importante del sostegno ai posti di lavoro e alle industrie degli elettori che dovrebbero rappresentare. E questo va oltre la nostra sicurezza economica, dato che il Partito Comunista Cinese ha una morsa sulla catena di fornitura dei veicoli elettrici. Il primo ministro Meloni aveva assolutamente ragione quando ha detto che la norma dell'Ue «non ha senso» e che «condannerebbe a nuove dipendenze strategiche, come quella elettrica della Cina». Licenziamenti, industrie in crisi e dipendenza dai nostri avversari: questa non è libertà.

In politica non bisogna prestare attenzione agli slogan, ma alle azioni. Le azioni dei progressisti sia in America sia in Europa tradiscono le loro intenzioni per il futuro del mondo occidentale. La loro visione non riguarda il benessere dei bambini, le comunità sicure, la «libertà dall'inquinamento», il cambiamento climatico o qualsiasi altro punto della loro lista dei desideri. Per i progressisti, i diritti e le libertà esistono solo nella misura in cui sono utili per vincere le elezioni, stabilire il controllo e imporre il conformismo ideologico. Così, siete «liberi» di possedere l'auto o la stufa che i progressisti dicono che potete possedere. La parola è considerata «libera» quando è il tipo di parola giusta secondo loro. Anche la libertà di religione - la nostra libertà più importante - assume un significato completamente diverso e contraddittorio quando gli aderenti a una religione rifiutano l'ideologia progressista.

L'estrema sinistra crede che il governo esista per creare e distribuire diritti, piuttosto che per garantire solo quei diritti che sono per loro natura inalienabili, dati da Dio, e che sono presenti in tutti gli uomini in virtù della nostra umanità. Questa visione è antitetica ai principi su cui si basa il mondo occidentale e per questo è così importante contrastarla. Questo approccio ha portato a un'inflazione massiccia, a case ed energia inaccessibili, a una cultura politica profondamente divisa e a un mondo più instabile di quanto non sia stato da decenni.

Se vogliamo ripristinare i principi che hanno permesso al mondo occidentale di prosperare - e che hanno dato origine ad alcune delle nazioni più forti, più ricche e più dignitose della storia dell'umanità - dovremmo iniziare a discernere quali leader credono davvero in questi principi.

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