La vicenda risale al 18 giugno 2014 quando Justin Harris lasciò il figlio Cooper per ben sette ore all'interno della sua macchina a Vinings, in Georgia.
Il bambino di 22 mesi era morto poche ore dopo per ipertermia mentre Harris al termine della giornata di lavoro aveva ripreso la macchina e dopo essersi recato a un appuntamento con degli amici si accorse che il figlio era morto sul sedile posteriore dell'auto.
Si pensava a un incidente nonostante non fosse ben chiaro perché l'uomo non avesse mai chiamato il 911 e il giudice preliminare Frank Cox confermò le accuse di omicidio volontario perché Harris guidò per diversi chilometri prima di accertarsi delle condizioni del figlio, nonostante il bimbo fosse morto da tempo e "l’odore in macchina fosse travolgente".
Oggi Harris è stato condannato all'ergastolo dopo le prove della sua colpevolezza emerse in tribunale: l'uomo aveva
inviato dei emssaggi pornografici a ragazzine minorenni mentre il figlio moriva in macchina nel parcheggio del suo ufficio e inoltre aveva cercato su internet quanto tempo ci volesse per far morire un bambino dentro un'auto.
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