Due ricercatori italiani hanno inventato una tecnologia che potrebbe rappresentare una svolta per i trapianti: un esofago bioartificiale.
Come racconta Repubblica.it, Fabio Triolo, direttore del Nucleo terapie cellulari dell'Università del Texas (a Houston), e Saverio La Francesca, professore di Cardiochirurgia all’università La Sapienza e presidente di Biostage, hanno creato un esofago artificiale utilizzando un prodotto combinato formato da cellule staminali derivate da tessuto adiposo del paziente e una matrice sintetica. Il nuovo organo è stato impiantato tre mesi fa su un uomo di 75 anni malato di tumore ai polmoni, al cuore e all'esofago. "Sembra funzionare bene e presto interventi simili verranno sperimentati su altri individui", hanno spiegato i ricercatori.
Necessarie ulteriori ricerche
L'utilizzo della nuova tecnologia, spiega il quotidiano romano, ha permesso di evitare la pratica corrente, ovvero la rimozione dello stomaco dall'addome ed il suo impianto nel torace.
In futuro quanto scoperto dai due italiani potrebbe rappresentare la salvezza per i bambini nati con malformazioni congenite, per le quali esistono poche opzioni terapeutiche. Ma è necessario del tempo per fare ancora nuove ricerche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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