Usa, proposta choc: fumo proibito anche in casa

L’amministrazione Obama vorrebbe vietarlo in tutti gli edifici pubblici di edilizia popolare: non solo negli spazi comuni e negli uffici, ma anche all'interno degli appartamenti

Usa, proposta choc: fumo proibito anche in casa

Le associazioni degli inquilini sono già sul piede di guerra contro una proposta di regolamento che mira a vietare il fumo anche all'interno delle case, in tutti gli edifici pubblici di edilizia popolare. La crociata contro il fumo in America, dunque, non si ferma. Stavolta, come scrive il New York Times, lo Stato vuole di impedire il fumo non solo negli spazi comuni e negli uffici, ma anche negli appartamenti. Se dovesse passare la misura interesserebbe oltre un milione di famiglie. Gli inquilini sono già sul piede di guerra: non possono venirci a controllare quello che facciamo tra le mura di casa. "Quello che faccio nel mio appartamento dovrebbe essere un problema mia, fintanto che pago l'affitto", dice al Nyt Gary Smith, 47 anni, sigaretta in mano, seduto davanti alla porta di un edificio popolare di Brooklyn.

A premere per fissare regole più restrittive è il governo federale, che dice di agire per proteggere i residenti dal fumo passivo, che può passare sotto le porte e penetrare negli alloggi. Inoltre si parla dell'esigenza di ridurre gli incendi e i costi di manutenzione degli edifici. A New York alcuni condomini di lusso hanno già vietato il fumo. Ma diverse agenzie di edilizia residenziale pubblica stanno lottando per mantenere la giurisdizione sulle loro proprietà e far rispettare le norme esistenti.

In alcuni stabili pubblici nel Bronx, ma anche a Brooklyn e a Manhattan, la proposta di vietare il fumo nelle case è stata accolta da alcuni, ma presa di mira da altri come una palese violazione sulle scelte personali.

Già vietato nei corridoi e negli spazi comuni degli edifici pubblici, il fumo ha già causato non pochi attriti tra inquilini e agenti di polizia.

A New York si fuma sempre di meno, come dicono le statistiche: l'anno scorso eravamo al 13,9% degli adulti, nel 2013 i fumatori erano il 16,1. Nel 2002, quando una legge introdusse il divieto di fumo nei luoghi di lavoro, compresi bar e ristoranti, la percentuale era al 21,5%.

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