Maestra fa sesso con l'alunno: adesso rischia di finire in carcere

Mary Beth Haglin è una supplente di 24 anni e da un anno ha una relazione amorosa con un ragazzo di 7 anni più giovane, un suo scolaro. Ammessa la storia, ora è accusata di sfruttamento sessuale di minore

Maestra fa sesso con l'alunno: adesso rischia di finire in carcere

Lei, bellissima e giovane, è una nuova supplente. Lui, sbarbatello e ormonalmente scombussolato, è un suo studente. I due sono colti da una passione sfrenata, e tra loro è amore e sesso. La trama di una commedia italiana anni Settanta? No, è una storia vera: Mary Beth Haglin, professoressina 24enne laureata in lingue, ha avuta una relazione amorosa per quasi tutto l'anno scolastico 2015-16 (dal mese di ottobre fino ad adesso) con un suo alunno 17enne. E il tutto - almeno questo è quanto racconta lei - alla luce del sole: ovvero, tutti alla Community School District di Cedar Rapids (liceo più rinomato dell'Iowa) sapevano della cosa.

Mary è stata arrestata poche settimane fa per sfruttamento sessuale di minore e rischia di restare schedata per dieci anni come aggressore sessuale. Inutile dire che è stata licenziata in tronco e si è attirata le ingiurie e le critiche scandalizzata della comunità. Eppure - riporta lei - quella con lo studentello era una normale storia d'amore, senza alcuna violenza: "Ci amavamo.Tutti sapevano cosa stava succedendo, eppure hanno chiuso un occhio perché volevano proteggere la scuola - ha raccontato (sconvolta) Mary al giornale locale Cedar Rapids Gazette -. Non volevano che la notizia uscisse. Hanno permesso che questo accadesse, lo sapevano già da febbraio".

"Non mi hanno mai detto che mi avrebbero cacciata - ha aggiunto - , che mi avrebbero vietato di entrare a scuola o di lavorare in qualsiasi altro istituto. Non mi avevano mai avvertito di tutto ciò". Adesso Mary aspetta di sapere quello che le succederà: potrebbe essere condannata a due anni di carcere o non poter insegnare mai più.

Tuttavia, di una cosa è sicura: "Non voglio mai più rivedere quella persona, né desidero che lui si metta in contatto con me". Be', per dirla alla Shakespeare: le gioie violente hanno violenta (o quasi) fine.

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