Il primo capitolo del processo contro il carabiniere Marco Camuffo, 48 anni, e Pietro Costa, 33 anni, si conclude rispettivamente con una condanna per stupro di 4 anni e 8 mesi e un rinvio a giudizio per lo stesso reato.
I due ex militari sono accusati di aver violentato due studentesse americane che avevano accompagnato con l’auto di servizio a casa il 6 e 7 settembre del 2017. Oggi, Marco Camuffo è stato processato con rito abbreviato e per questo ha beneficiato di un sconto di un terzo della pena. Mentre per Pietro Costa, che è stato rinviato a giudizio (prima udienza 10 maggio 2019), si apre un processo ordinario sempre per stupro. Dopo la giustizia ordinaria Camuffo e Costa dovranno anche sottoporsi al giudizio di quella militare.
Il processo
Il pm Ornella Galeotti aveva chiesto 5 anni e 8 mesi per Camuffo e il rinvio a giudizio per Costa. Le difese dei militari avevano chiesto l'assoluzione e il proscioglimento di entrambi. L'avvocato Giorgio Carta, legale di Costa, ha anche annunciato una denuncia per calunnia nei confronti delle due studentesse americane che ieri non erano presenti all’udienza e hanno appreso la notizia della condanna e del rinvio a giudizio dai loro avvocati italiani.
Ma durante l'udienza è arrivato anche un colpo di scena. Camuffo, l'unico presente dei due imputati, ha fatto una dichiarazione spontanea affermando che non fu sua l’idea di accompagnare le due ragazze a casa ma del collega. Il militare, quindi, si è proclamato innocente sostenendo che la studentessa era consenziente e che l'idea di offrire un passaggio non è arrivata da lui.
Sempre nel corso dell'udienza, i legali dei due imputati, oltre ad essersi battuti per l’innocenza dei loro assistiti, hanno ripetuto che non vi fu violenza perché le ragazze sarebbero state consenzienti. I due ex militari, quindi, hanno sempre ammesso di aver avuto rapporti sessuali con le due ragazze, ma hanno sempre negato la violenza.
Il legale di Camuffo
"Leggeremo le motivazioni fra 90 giorni. E di sicuro faremo appello. L'accusa ha puntato su una violenza in senso proprio, ma ritengo che questi elementi non ci siano", ha Filippo Viggiano.
I fatti
I fatti risalgono alla notte tra il 6 e il 7 settembre dello scorso anno. Marco Camuffo e Pietro Costa quella notte accompagnarono con l'auto di servizio, una Fiat Bravo, le due ragazze appena uscite dalla discoteca Flo di Firenze. Secondo quanto ammesso dagli stessi carabinieri, dopo aver offerto un passaggio alle due giovani, avrebbero avuto un rapporto sessuale consenziente con le due ragazze. Questo racconto, però, non corrisponde a quanto invece sostenuto dalle due studentesse americane che hanno accusato i due agenti di abuso sessuale.
Secondo le rilevazioni alcoliche
effettuate alle 6.51 del mattino del 7 settembre, le due giovani erano in stato di ebrezza alcolica, particolare fondamentale per l'accusa perché dimostrerebbe che in quel momento le ragazze erano dunque incapaci di decidere.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.