Mancano cinque mesi e una manciata di giorni alla fine di questo difficile 2020. L’anno bisesto passerà alla storia per essere stato l’anno della pandemia di coronavirus, che ha fatto quasi 650mila vittime in tutto il mondo, costringendo il mondo al lockdown. Il 2021, però, dovrebbe partire nel segno della speranza e della rinascita: a gennaio, infatti, arriverà il vaccino contro il Covid-19.
A sostenerlo Piero Di Lorenzo, il presidente dell’Irbm di Pomezia, istituto di ricerca specializzato in scienza biomedica e chimica organica. Intervistato da Libero, il numero uno della realtà scientifica ha dichiarato che la sperimentazione sul farmaco dovrebbe concludersi entro la fine di settembre. Insomma, due mesi e il cerchio dovrebbe chiudersi per dara il via libera al ciclo di produzione e, ovviamente, di commercializzazione su larga scala.
"Serve il via libera delle agenzie regolatorie, ma visto che siamo in presenza di una pandemia terribile, sono certo che taglieranno tutti i tempi burocratici e daranno l’autorizzazione nel tempo strettamente necessario per analizzare con la giusta severità i risultati scientifici", precisa Di Lorenzo, spiegando quello che dovrebbe essere l’iter burocratico sul ChAdOx1, sperimentato dalla multinazionale britannica AstraZeneca insieme all’Oxford University e, appunto, l’Irbm di Pomezia.
Bene, da gennaio, quindi, potremmo trovare il vaccino nelle nostre farmacie: "Le prime dosi in commercio ci saranno dall’inizio del prossimo anno; il ChAdOx1 è stato già sperimentato con successo su mille pazienti. Ora siamo alla fase tre, con il test su diecimila persone: se tutto andrà bene, è lecito prevedere che a fine settembre possa partire la produzione su larga scala". Già, in pochi mesi, infatti, saranno disponibili milioni di dosi e nell’arco di dodici mesi, grazie alla capacità produttiva e colossale del colosso AstraZeneca, il pianeta potrà essere immunizzato con due miliardi di dosi.
E il costo? Estremamente ridotto, dice ancora Di Lorenzo: il prezzo del vaccino, infatti, dovrebbe essere tra i due e i tre euro. Una corsia preferenziale, come peraltro suggerito dallo stesso Di Lorenzo, l’avranno le categorie più a rischio; dunque, prima il personale medico-sanitario che opera nelle strutture ospedaliere del Paese, dunque gli agenti delle forze dell’ordine, il personale scolastico (che lavora a contatto con i bambini), gli anziani e chi soffre di patologie pregresse che, insieme a un’eventuale infezione da Sars-Covd-2, rischiano di portare a gravi complicazioni, fino alla morte.
Se tutto filerà liscio e non ci saranno intoppi, quindi, fra centottanta giorni il vaccino sarà disponibile in farmacia a un costo assai ridotti: ecco perché il 2021 potrebbe farci "dimenticare" gli incubi di questo 2020.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.