Marco Prato, il trentenne in carcere con Manuel Foffo per l’omicidio di Luca Varani avvenuto in un appartamento del Collatino, ha deciso di fare ricorso al tribunale del riesame. L’istanza, presentata oggi dall’avvocato Pasquale Bartolo, è più che altro finalizzata a conoscere gli atti dell’indagine, "atti che al momento leggiamo sui giornali e di cui non abbiamo disponibilità". Non farà ricorso al riesame Foffo, salvo cambi di strategia difensiva dell’ultima ora. "In accordo con la famiglia - fa sapere l’avvocato Michele Andreano - abbiamo deciso questo tipo di linea. Il ragazzo è molto provato di quanto accaduto".
Inatnto poche ore prima di drogare e accanirsi su Luca Varani Marco Prato, con la complicità di Foffo, narcotizzò un altro dei tanti giovani passati per la casa del Collatino teatro del tragico delitto. "A casa sono venuti Giacomo, Alex, Riccardo e Luca - racconta Foffo al pm Francesco Scavo nel corso del secondo interrogatorio - Giacomo è amico di Marco, credo che lo abbia chiamato per necessità di soldi. Marco ha versato dell’EN, un medicinale tipo sonnifero, nel bicchiere di Giacomo. Non conosco la finalità di questo gesto ma lui si era assopito sul divano". Giacomo, assieme ad Alex, che a verbale precisa di «aver rifiutato alcol e cocaina», probabilmente scampa al massacro poi riservato a Varani.
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