Pusher tunisini arrestati a Caorle (Venezia) dopo un inseguimento in auto nato in seguito allo speronamento di una gazzella dei carabinieri.
Da tempo i militari si trovavano sulle tracce dei due magrebini, il 28enne H.H. ed il 41enne H.K., entrambi residenti a Jesolo (Venezia). Durante alcuni appostamenti effettuati a Caorle in fase di indagine, gli inquirenti avevano notato in più di un'occasione gli spostamenti sospetti dei due stranieri.
Frequentazioni brevi ma mirate, dato che i tunisini si intrattenevano per qualche minuto con dei giovani del luogo per poi allontanarsi rapidamente dopo aver concluso i loro loschi affari. Il blitz decisivo per incastrarli e coglierli sul fatto è scattato durante la notte dello scorso venerdì. Verso le 22 i due spacciatori nordafricani sono giunti in auto a Duna Verde, e lì hanno atteso l'arrivo di due clienti. I giovani si sono avvicinati, hanno consegnato del denaro in cambio di alcuni involucri e si sono allontanati dal veicolo, poco prima che l'operazione dei carabinieri avesse inizio.
Quando gli uomini dell'Arma si sono palesati a loro, tuttavia, i due tunisini hanno rifiutato di consegnarsi a loro, anzi. Lo straniero al volante ha messo in moto e schiacciato il piede sull'acceleratore, speronando una delle auto di servizio che erano state posteggiate davanti appositamente per impedire un'eventuale fuga. Dopo un inseguimento in auto, i nordafricani sono infine stati bloccati dai carabinieri e tratti in arresto.
Addosso avevano 10 dosi di cocaina e oltre 500 euro in banconote di vario taglio, sicuri proventi dell'attività di spaccio.Finiti in manette con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
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