Abitate a Vercelli e tra oggi e domani andrete in Comune per farvi autenticare un paio di copie o ritirare la nuova carta d’identità? Bene, restate dove siete, tanto tutto è rimandato a lunedì, perché i dipendenti dell’ufficio anagrafe sono a letto con il termometro sotto l’ascella e la borsa del ghiaccio sulla fronte.
Ma guarda un po’, proprio nel weekend doveva scoppiare questa epidemia, avranno sarcasticamente pensato i residenti vercellesi che stamattina hanno trovato la porta del reparto chiusa a chiave con un foglio appeso in cui viene diramata la notizia del terribile morbo, così letale da mettere knock out 3 addetti su 4. E il quarto è stato risparmiato da un destino crudele perché era già andato in ferie.
"Non è possibile che si chiuda un intero ufficio, in particolare uno dei più frequentati, perché il personale è malato", ha tuonato chi era in coda alle 8.30. Il legittimo reclamo è stato accolto per metà: come riporta il quotidiano locale La Sesia, il sindaco Maura Forte si è recata sul posto ordinando, con la disponibilità degli altri colleghi, di aprire gli sportelli almeno per smaltire le pratiche più urgenti. Tutte le altre, però, settimana prossima.
"La macchina comunale è sottorganico: abbiamo quasi gli stessi dipendenti di Casale Monferrato che è una realtà più piccola”, si è giustificata il primo cittadino del Pd, “negli anni scorsi non si è mai investito sul personale e a oggi noi non possiamo assumere a causa dei vincoli di bilancio". Fatto sta che la febbre del sabato sera è una patologia molto... comune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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