Maltempo, ecco come funziona il sistema delle allerte meteo

Sono quattro i sistemi di allerte meteo previsti dai bollettini della Protezione Civile: ecco come funzionano e come sono emanate le informazioni

Maltempo, ecco come funziona il sistema delle allerte meteo
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Ogni volta che si prevede maltempo in una determinata zona, prima che l'emissione del bollettino passi nelle mani della Protezione Civile nazionale, sono i Centri funzionali presenti in ogni Regione a emanare le allerte alla sede centrale di Roma operativa 24 ore su 24. Le condizioni meteo sono monitorate da un sistema regionale dal quale poi dipende il grado di pericolosità che va dal verde al rosso.

I 4 colori di criticità

In un secondo momento la palla passa alla Protezione Civile che "colora" la Regione in questione con la tipologia di evento previsto spiegando nel dettaglio quali possano essere le zone più colpite. Il verde rappresenta "assenza di fenomeni significativi prevedibili" e quindi nessuna allerta particolare. L'allerta gialla, invece, il primo vero grado di attenzione, riguarda fenomeni che spesso sono localizzati e ne viene spiegata la natura (ad esempio, "ordinaria per rischio temporali"). Nello stesso bollettino nazionale vengono indicate due diverse diciture: rischio idraulico e rischio idrogeologico, entrambi strettamente collegati. Idraulico è, ad esempio, il superamento della portata d'acqua di un fiume come è accaduto stanotte nelle Marche; l'idrogeologico, invece, riguarda sì l'acqua ma anche il terreno, l'erosione del suolo, frane e alluvioni.

La situazione si fa più delicata quando si arriva all'allerta di colore arancione: in questo caso si potranno verificare fenomeni instensi ed estesi dove non sono esclusi locali nubifragi ma anche diverse criticità tra cui esondazioni, smottamenti e pericolo a persone e cose. Come si può osservare sul bollettino relativo al 16 settembre, sono indicate le Regioni con questo rischio e, nel dettaglio, le aree più a rischio. Infine, c'è anche l'allerta rossa qualora fossero previsti "fenomeni numerosi e/o estesi" con "grave pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane". Cosa succede in questi casi? Il rischio è che si possano verificare danni a edifici, può esserci la caduta di alberi e sono previsti ingenti danni alle colture laddove il maltempo colpisca con violenza. Sono anche i casi in cui le scuole e a volte gli uffici pubblici rimangono chiusi a scopo precauzionale.

I destinatari delle allerte

Come spiega SkyTg24, le allerte meteo dalla Regione passano alle singole Province, ai Comuni, alle Prefetture, alle strutture che si occupano di volontariato ma anche ai gestori della viabilità (strade, autostrade, ferrovie).

Tutti questi enti hanno le informazioni necessarie per far fronte ai pericoli previsti e informare, anche loro, la popolazione che ad esempio si sta mettendo in viaggio o con le insegne luminose che indicano fenomeni particolari quando ci si trova già lungo il percorso.

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