“Il mio è un appello a produttori, distributori, esercenti, autori, attori, a tutto il cinema: mobilitiamoci per la gente di quell’area devastata, che ha perso tutto e in alcuni casi anche i propri cari. Proviamo a organizzare due o tre spettacoli magari a prezzo ridotto nelle sale italiane, coinvolgiamo il pubblico, andiamo a presentare i nostri film e devolviamo l’incasso alla ricostruzione delle aree terremotate". Carlo Verdone lancia quest’iniziativa a favore dei terremotati del Centro Italia con un’intervista sull’Huffington Post come gesto di ringraziamento come gesto verso quelle persone che probabilmente sono state suoi spettatori.
“Loro ci hanno permesso di esistere come artisti e a loro dobbiamo restituire qualcosa”, dice Verdone a nome di tutto il mondo del cinema italiano, pensando al disastro di queste ore in una terra dove anche lui possiede una casa messa in sicurezza anni fa. “Ormai sappiamo che la spina dorsale appenninica si è fratturata, sappiamo che affidarci alla buona sorte è una sciocchezza che può costare molto, troppo cara”, aggiunge l’attore romano che valuta la necessità di fare prevenzione per dare occupazione e per salvare “il nostro immenso, straordinario patrimonio artistico e culturale disseminato tra borghi e chiese, spesso sconosciuto ma inestimabile”.
“Noi artisti in fondo siamo gente generosa, che magari si spende individualmente per tante cause senza farsi pubblicità”, spiega Verdone che vorrebbe organizzare un’iniziativa collettiva proiettando due o tre spettacoli e chiedendo ai telespettatori di pagare “un biglietto che servirà a contribuire alla ricostruzione”. “Io – conclude - sono pronto, ma sono sicuro che lo saranno anche tutti i miei colleghi”.
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