Verona, nigeriano semina panico in centro d’accoglienza, ora libero

Gli è stato sufficiente scusarsi in tribunale per ottenere il patteggiamento ad un anno: la vittima colpita con le forbici ha ricevuto una prognosi di oltre un mese

Verona, nigeriano semina panico in centro d’accoglienza, ora libero

Preso da un raptus di follìa ha minacciato alcuni altri ospiti di un centro d’accoglienza di Verona, armato di un paio di forbici affilate, arrivando persino a ferirne uno. Per la vittima oltre un mese di prognosi a causa delle lesioni riportate.

Protagonista della vicenda un 41enne di nazionalità nigeriana, che la scorsa domenica ha dato letteralmente in escandescenze in seguito ad un’animata discussione verificatasi tra le pareti della struttura gestita dalla cooperativa sociale Milonga. L’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, ha tenuto in scacco alcuni stranieri e gli operatori accorsi in loro aiuto, fino a che questi ultimi non si sono visti costretti a contattare le forze dell’ordine per richiederne l’intervento.

Sono stati i carabinieri del comando provinciale di Verona a raggiungere lo stabile di via Caroto. Tuttavia neppure la vista degli uomini in divisa è stata sufficiente a placare la furia del nigeriano. Costretti ad usare la forza, i militari sono riusciti ad avere la meglio sul facinoroso africano ed a trarlo in arresto. Oltre a ciò, la perquisizione della stanza in cui viveva il 41enne ha portato al rinvenimento di due smartphone, risultati poi rubati, nascosti in una federa del cuscino.

Con l’accusa di

lesioni, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, l’africano è finito dietro le sbarre. Durante l’udienza, gli è stato sufficiente scusarsi per ottenere il patteggiamento ad un anno e tornare in libertà.

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