Violentata e resa schiava per oltre 20 anni

Arrestato l'aguzzino che l’aveva anche costretta ad abortire. Le aveva detto di essere potente massone e di avere rapporti con forze dell’ordine e clero. Fermato anche il suo complice

Violentata e resa schiava per oltre 20 anni

E’ stata violentata e ridotta in schiavitù per oltre 20 anni. Finalmente il suo incubo è giunto al termine. Gli agenti del commissariato di Gioia Tauro hanno arrestato i suoi aguzzini di 70 e 55 anni con accuse molto pesanti, riduzione in schiavitù per il primo e atti persecutori il secondo. La donna, una 40enne, dovrà ora essere aiutata e seguita, affinché possa cercare di superare ciò che ha passato per metà della sua vita. Tutto ha avuto inizio nel 1998, quando la donna, allora poco più che 20enne, ha conosciuto colui che poi sarebbe diventato il suo aguzzino. Da quanto emerso la ragazza aveva alle spalle una vita difficile, una famiglia semplice e un problema di anoressia. Preda perfetta per l’uomo senza scrupoli che l’ha avvicinata promettendole di aiutarla.

E’ entrato nella sua esistenza in punta di piedi, aiutandola economicamente e facendosi benvolere dalla sua famiglia. Fino a renderla completamente schiava. La donna era ormai succube di quell’uomo che esercitava il suo potere sulla ragazza. L’ha violentata e costretta ad abortire una volta rimasta incinta, facendole pesare il disonore che sarebbe stato per lei e per la sua famiglia se quel bambino fosse nato. Ha finto di essere ammanicato con forze dell’ordine e clero e che, grazie a queste sue amicizie, nessuno le avrebbe creduto se avesse raccontato la verità. Si è anche presentato come un potente massone. La giovane ha creduto a ogni sua parola, spaventata e impotente. Finché, nel 2017, ha trovato la forza di dire basta e negarsi a quell’uomo.

E’ a quel punto che il suo violentatore ha iniziato a perseguitarla, arrivando anche a pedinarla e ricoprirla di telefonate, facendosi aiutare nel suo folle piano dal 55enne, suo conoscente. Fino a segnalarla anonimamente alla Procura come spacciatrice e detentrice di attività illecite nella propria abitazione. Dopo diverse segnalazioni gli agenti del commissariato di Gioia Tauro, guidati da Diego Trotta e coordinati dai pubblici ministeri Gianluca Gelso e Davide Lucisano, hanno deciso di far visita alla donna, con tanto di mandato di perquisizione.

E’ in quel momento che la vittima è crollata e ha raccontato tutto agli agenti, gli anni passati a subire ogni tipo di violenza fisica e psicologica, l’aborto. In manette sono finiti l’uomo ormai 70enne, di Cittanova, e il suo complice, 55enne di Polistena.

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