C'è più probabilità di contrarre il virus al supermercato o in famiglia? Per la virologa Ilaria Capua si rischia meno andando a fare a la spesa che ritrovarsi coi parenti per il pranzo della domenica: "Quando si va al supermercato si va opportunatamente protetti e sanificati'', spiega nel corso di un intervento al programma televisivo Di Martedì in onda su La7.
Dimenticate i manicaretti della nonna e i pasti luculliani con nipoti, zii e cugini. Secondo l'esperta, starsene seduti attorno ad un tavolo con i propri ''congiunti'' può favorire una eventuale circolazione del patogeno, più di quanto non accada tra le corsie di un supermercato. E il motivo è presto spiegato: "Quando si va al supermercato si va opportunamente sanificati e protetti. Il pranzo della domenica è un pranzo che avviene tra diverse generazioni, e siccome ieri si sono riaperti le scuole c'è da aspettarsi una circolazione virale un po' più vivace nei ragazzi. - chiarisce la virologa - Quindi il rischio e che questi bambini possano portare a casa l'infezione ed infettare delle persone che purtroppo fanno la forma grave".
Da ieri, in Gran Bretagna, vige la cosiddetta “regola del sei”, ovvero, il divieto dei raduni sociali con più di sei persone. Il governo inglese ha incoraggiato i cittadini inglesi a contattare la polizia nel caso notassero ''assembramenti'' con un numero di partecipanti superiore a quello stabilito dalla nuova norma. Ad annunciarlo è stato il Ministro della Polizia Kit Malthouse: “Esiste il numero di telefono non di emergenza della polizia che le persone possono chiamare per segnalare i problemi che desiderano. Se le persone sono preoccupate, se pensano che ci sia una violazione, allora quell’opzione è aperta a loro”. Poi, il Ministro degli Interni Priti Patel ha ribadito: “La nuova regola è più facile da capire e più facile da far rispettare per la polizia. La polizia sarà in grado di disperdere raduni di più di sei persone e multare le persone coinvolte partendo da 100 sterline, per poi raddoppiare fino ad un massimo di 3200 sterline per i recidivi. So che, come parte del nostro sforzo nazionale, la maggioranza rispettosa della legge si atterrà a queste nuove regole. Ma ci sarà una piccola minoranza che non lo farà e la polizia avrà i poteri necessari per agire contro di loro. Questa malattia è mortale ed è per questo che è giusto che la polizia faccia rispettare la legge dove le persone infrangono le regole”.
"Si tratta di una regola un po' discutibile. - spiega la virologa Capua - Lo sbaglio più grande che si può fare è quello di credere che c'è una ricetta magica che possa tenerci protetti da questo virus. Non c'è una ricetta magica, non sono le sei persone a fare la differenza. Perché se su sei persone sono infette uno non lo è, ha poca probabilità di non infettarsi.
Io lo so che sono dei piccoli sacrifici ma dobbiamo cambiare il nostro comportamento e il modo in cui ci rapportiamo all'interno della famiglia. Questo è il momento di fare dei sacrifici, purtroppo, ma devono essere utili. Io non dico che il pranzo in famiglia della domenica non debba esistere ma bisogna farlo con modalità diverse da com'era prima".
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