Vitalizi e pensioni, la Sicilia ci costa 18 milioni l’anno

In totale vengono corrisposti 314 assegni, per una spesa mensile che supera il milione e mezzo di euro

Vitalizi e pensioni, la Sicilia ci costa 18 milioni l’anno

Assegni mensili da 3mila a 10mila euro. Per un totale di 314 beneficiari e una spesa complessiva, al mese, di oltre 1 milione e 500mila euro. All’anno sono più di 18 milioni.

È quanto (ci) costano i vitalizi e gli assegni di reversibilità degli ex deputati della Regione Sicilia. E in più ci sono sempre da sommare le spese degli attuali membri dell’Assemblea Regionale Siciliana presieduta da Rosario Crocetta.

Un salasso che sa di beffa visto che da due anni l’Ars ha abolito il vitalizio. Il provvedimento però non ha valore retroattivo, motivo per il quale i consiglieri che avevano maturato i requisiti godono dell’entrata extra. Quelli in vita sono 195, mentre 119 sono i famigliari (figli e vedove) che ricevono e incassano l’assegno di reversibilità in quanto categorie protette.

Il resoconto – aggiornato al 1 gennaio 2015 – è disponibile sul sito dell’Ars, alla voce “amministrazione trasparente” e riporta i nomi di tutti i destinatari. Un amministrazione che, seppur trasparente, costa non poco ai contribuenti. Nel lungo elenco non viene però menzionato l'importo assegnato a ogni singolo ex deputato. Si ha una divisione mensile della spesa totale a seconda delle differenti categorie: i centottanta vitalizi diretti calcolati con il sistema retributivo ammontano a 902.

302,27 euro, i centodiciassette assegni di reversibilità toccano quota 522.259,92 euro, le quindici pensioni pro rata (una via di mezzo tra retributivo e contributivo) arrivano 79.571,90 euro, mentre le due di reversibilità pro-rata si fermano a € 4.434,62 euro.

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