Lo yacht di Bossi jr in Tunisia

La barca, ormeggiata in un porticciolo a 70 km da Hammamet, sarebbe stata comprata tramite un prestanome. Pm chiedono rogatoria. Maroni: "Se fosse vero chiederemo il sequestro"

Ritaglio della foto tratta dal "Corriere della sera"
Ritaglio della foto tratta dal "Corriere della sera"

Due motori da 1.550 cavalli, 21 metri, moto d'acqua, tre cabine di lusso e tre bagni. Lo yacht "Stella delta", ormeggiato nel molo sud di Port El Kantaoui, una delle mete più esclusive della costa tunisina, a 70 km da Hammamet. E' un Sunseeker modello "Predator 72", pare che sia una delle barche più ammirate tra quelle "parcheggiate" nel porticciolo. In un articolo pubblicato sul Corriere della sera si parla dello yacht di Bossi jr, Riccardo, il primogenito del senatur.

Costata 2,5 milioni di euro, l'imbarcazione sarebbe stata pagata con i fondi che Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega, in carcere per associazione a delinquere e truffa aggravata, avrebbe sottratto dalle casse del Carroccio. Bossi jr lo avrebbe acquistato "avvalendosi di un prestanome e grazie a un'ulteriore appropriazione indebita del Belsito". Ufficialmente la barca appartiene alla società "Stella luxury charter ltd", fondata nel Regno Unito nel 2007. Le azioni sono possedute da un italiano, un imprenditore, che con Riccardo Bossi ha in comune la passione delle corse in auto.

Secondo quanto scrive Giuseppe Guastella, sul Corriere, la presenza del figlio di Bossi sullo yacht sarebbe confermata dalle carte: quando il 16 marzo approda in Tunisia, dallo "Stella delta" sarebbero scese due donne e quattro uomini, fra cui "Bossi Riccardo, nato il 16 maggio 1979, italiano". Alcuni testimoni confermerebbero la sua presenza a Port El Kantaoui. Qualcuno parla di un'aquila tatuata sulla schiena e dice: "E' lui (Riccardo Bossi, ndr) al mille per cento". Un altro testimone rivela: "Lo sanno tutti, qui al molo, di chi è quello yacht". La Lega è pronta a rivendicare lo yacht rinvenuto in Tunisia, qualora fosse vero che è stato acquistato da Riccardo Bossi attraverso Belsito e, quindi, con soldi del partito: "Ho chiesto all’avvocato di fare verifiche", ha detto Roberto Maroni. "Se fosse vero che è stato comprato con i soldi della Lega, il che non è stato ancora accertato, chiederemo subito il sequestro perchè - ha chiarito il segretario del Carroccio - i soldi della Lega devono tornare alla Lega".

La procura di Milano sta aprofondendo la vicende e una rogatoria sarebbe già pronta a partire per la Tunisia per bloccare nel porto lo yacht, che sarebbe intestato al

pilota di rally Stefano Alessandri, azionista unico della "Stella luxury charter ltd". In serata la Guardia di Finanza ha perquisito la casa milanese di Riccardo Bossi, alla ricerca di documenti relativi all'imbarcazione.

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