Già da tempo protesta contro quella fiction che parla di lui. Oggi Michele Zagaria, boss del clan dei Casalesi, lo ha fatto in modo ancora più veemente, minacciando di togliersi la vita. "Ho capito, non mi resta che uccidermi", ha detto nel suo intervento in videoconferenza dal carcere di Opera (Milano), durante un'udienza di un processo per duplice omicidio.
Mentre pronunciava quelle parole ha tentato di stringersi il filo del telefono al collo, minacciando un suicidio. A scatenare questa reazione è stato il giudice della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, che lo aveva interrotto mentre stava protestato in modo veemente contro la fiction della Rai, "Sotto Copertura", ispirata alla sua storia.
Anche la scorsa settimana Zagaria aveva fatto sapere che la ricostruzione della sua cattura, e in particolare della presunta attrazione fisica per una ragazzina, figlia dei coniugi che lo ospitavano in una villa-bunker a Casal di Principe, non rispondeva alla realtà dei fatti,
chiedendo 100 mila euro di risarcimento danni da "devolvere in beneficenza".Dopo aver protestato a gran voce e simulato il suicidio è intervenuta la polizia penitenziaria, che ha bloccato Zagaria e l'ha accompagnato in infermeria. L’udienza è stata sospesa.
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