Frescobaldi, Brunelleschi e le trenta vendemmie Tenuta Luce

A simbolo ispiratore fu preso il sole raggiato che si incontra sull'altare maggiore della Basilica di Santo Spirito a Firenze

Frescobaldi, Brunelleschi e le trenta vendemmie Tenuta Luce
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Se «Sia la luce! E la luce fu» è la frase biblica nel Libro della Genesi che fissa per sempre il Verbo di Dio che diventa Creazione, nel sottostante universo enologico «Luce» è il primo vino prodotto dall'unione di sangiovese e merlot, in quella così simbolica collina collocata a sud di Siena e denominata Montalcino. Nei primi anni Novanta il marchese Lamberto Frescobaldi, insieme al più grande produttore del Nuovo Mondo, Robert Mondavi, identificò nel cuore del Brunello il luogo ideale per dare vita a Tenuta Luce, realizzando un vino che unisse appunto la tradizione toscana del sangiovese con l'innovazione internazionale del merlot. A simbolo ispiratore fu preso il sole raggiato (nella foto) che si incontra sull'altare maggiore della Basilica di Santo Spirito a Firenze, realizzata nel Quattrocento dall'architetto Filippo Brunelleschi su un terreno donato proprio dalla famiglia Frescobaldi. Dai primi acini a oggi sono state raccolte 30 vendemmie di questo vino e alcune delle più significative sono state versate presentate a Milano al «Duomo 21» con vista sulle guglie. Partenza dalla corposa trentenne 1995, il viaggio è proseguito con una 2001 dai tannini decisi, la 2012 dallo stile ampio e audace, la 2015 dal carattere sapido, per approdare alla più recente 2019 che ha freschezza vibrante e una lunga persistenza aromatica. Per concludere l'elegante e suadente 2022 nella quale il frutto trova maggior espressione rispetto all'opulenza degli anni precedenti e la trama tannica è promessa di un lungo invecchiamento. Una straordinaria opportunità per comprendere l'evoluzione di un'etichetta di cui il marchese Frescobaldi afferma: «Luce rappresenta per me molto più di una semplice bottiglia di vino o un prodotto; è un'esperienza, un viaggio personale nella vinificazione che mi ha permesso di esplorare nuove tecniche e metodi, sia in vigna che in cantina e durante l'affinamento. Valorizzando un territorio unico».

Vini ricchi, vivaci e intensi che uniscono la generosità e l'opulenza dei sapori di prugna e frutti neri del Merlot con la vivacità, l'acidità rinfrescante, la struttura tannica decisa e i sapori di ciliegia del Sangiovese. Un bel matrimonio, destinato a durare.

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