Ne parlava già Plinio il giovane, avvocato e scrittore romano, quando in alcuni versi scriveva "pur beato non fare e non essere nulla", un concetto di cui parlava ancora prima anche Cicerone, scrittore e oratore latino: "È piacevole il non far nulla". Se l'espressione giunta ai giorni nostri del "dolce far niente" affonda le sue origini in quel periodo, in Olanda è nato un termine ad hoc per indicare uno stile di vita molto diffuso, ossia "Niksen".
Cosa indica il "Niksen"
La traduzione letterale è "fare niente" ma le sfumature sono ancora più chiare. "La definizione non fare nulla, senza uno scopo. Non guardare un film, non scorrere i social media, non leggere le email", spiega al The Guardian Olga Mecking, scrittrice del libro preso a modello in Olanda dal titolo "Abbracciare l'arte olandese del non fare nulla". In pratica viene spiegato che l'essere umano, di default, ha sempre qualche tipo di pensiero in mente per ottenere un risultato, sia che si tratti di sport o di cibo, per esempio. La scrittrice, con la parola Niksen, invita a riflettere sul fatto che si perde il piacere di mangiare o fare sport se si sta pensando a un determinato obiettivo. "Quindi si tratta di lasciare andare il risultato".
Le origini della parola
Ecco il vero significato di questa parola nata nel 2018: lasciare andare, non porsi obiettivi per qualsiasi cosa si faccia. "Non è stato facile trovare una definizione”, ha aggiunto. “Ho scoperto che qualsiasi definizione rigorosa farebbe sentire le persone in colpa. Tante persone mi dicono che si sentono in colpa perché non riescono a far nulla". La Mecking è anche una blogger, giornalista, e sebbene vive all'Aia è polacca di origini. L'espressione non è sua ma, come detto, l'ha scoperta leggendo una rivista di un supermercato ormai sei anni fa e diventata virale (per molti proprio uno stile di vita) specialmente dopo la pandemia.
Perché non appartiene alla cultura olandese
Un'altra parte degli olandesi, però, non si riconosce con questa parola: il Paese è conosciuto in tutto il mondo per la sua produttività e la cultura del lavoro, semmai. A spiegare ulteriormente la diffusione di questa parola ci ha pensato Ruut Veenhoven, professore emerito di condizioni sociali per la felicità umana all’Università Erasmus di Rotterdam. "Niksen è un concetto mediatico, come il Blue Monday" e spiega come mai l'interesse attorno a questa parola sia così importante: al giorno d'oggi ci sono una miriade di cose da fare, il ritmo della quotidianità è troppo elevato e, la diretta conseguenza, è la voglia di un estremo relax perché "siamo sotto pressione in termini di tempo. Niksen ci dà ciò che desideriamo: una spiegazione per ciò che manca, la presenza di nulla nelle nostre vite".
Il libro di Mecking è ormai stato tradotto in 13 lingue diverse con la Francia uno dei Paesi in cui è più diffuso.
"Niksen sembra essere considerato un concetto in tutto il mondo, tranne che nei Paesi Bassi”, ha dichiarato Carolien Hamming, fondatrice del Crc Centrum, un centro di ricerca sullo stress e sulla resilienza nei pressi di Utrecht. "Non ha nulla a che fare con la nostra cultura. Al contrario, siamo calvinisti e ci diciamo a vicenda di lavorare di più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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