Sesso per pagare tasse e bollette: così gli studenti inglesi sono diventati "schiavi"

Una ricerca ha rivelato che almeno 56mila universitari in Gran Bretagna sarebbero costretti a prostituirsi pur di pagarsi gli studi. E altrettanti considerebbero di farlo in caso di necessità

Sesso per pagare tasse e bollette: così gli studenti inglesi sono diventati "schiavi"
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Il dato è sorprendente, ma per fortuna non riguarda l'Italia, anche se sappiamo bene che potremmo non essere immuni e la crisi del costo degli alloggi è un campanello d'allarme da non sottovalutare. Lo studio si riferisce alla Gran Bretagna, dove una ricerca ha rivelato che ben 56mila studenti universitari sono costretti a prostituirsi per poter pagare tasse e bollette.

Il perché di questa deriva

Tanti sono i motivi che hanno spinto un numero così elevato di studenti a compiere una scelta sicuramente non semplice come quella di vendere il proprio corpo. Primo tra tutti il costo della vita, legato a doppio filo ai tagli che sono stati fatti ai prestiti di mantenimento. Questo significa che in media ogni studente ha a disposizione non più di 600 sterline, per vivere, studiare, pagare tasse e bollette. Troppo poche per riuscire a fare tutto e così l'alternativa per arrotondare, non è quella di fare piccoli lavoretti, piuttosto scegliere la via, sicuramente più breve anche se ad un costo molto alto, di prostituirsi.

I ricercatori sono andati anche oltre, spiegando che, in base ai dati, il numero è destinato ad aumentare a meno che non ci sia un importante intervento del governo che possa supportare quelli che, come succede in molte altre famiglie, non ce la fanno ad arrivare a fine mese.

Come si è svolta l'indagine

Commissionata dall'organizzazione Save the Student, è stata condotta su un campione di 1.786 studenti e mostra come il 3% di questi si sia prostituito per guadagnare i soldi necessari agli studi. Un ulteriore 6% ha dichiarato che lo farebbe sicuramente in caso di emergenza economica. I dati, divisi anche per varie zone, raccontano come nel West Midlands, ci sia il più alto tasso di prostituzione, pari al 5% con un ulteriore 5%, sempre della stessa zona, che lo farebbe comunque in caso di emergenza.

Nell'East Midlands, la percentuale scende al 2%, ma sale alla cifra record del 9% di quelli che hanno ammesso di non farsi troppi problemi a farlo in caso di necessità. Nel complesso si è notato che è soprattutto nel nord dell'Inghilterra c'è la maggiore concentrazione di questa problematica fatta esclusivamente a scopo di mantenersi agli studi.

Le rivelazioni

Nel campione di studenti presi ad esempio sono risultati anche altri tipi azioni. Molti ragazzi hanno ammesso di vendere foto e video espliciti online per poter pagare l'affitto che si aggira ad una media di 2.000 sterline al mese. "Ogni volta che prendo il telefono per fare questi video, provo un senso di disgusto - ha dichiarato un giovane studente intervistati - ma dall'altra parte i soldi che guadagno mi servono e mi permettono di vivere e mangiare meglio. Solo in un anno ho guadagnato 25mila sterline, che è molto di più dello stipendio di uno dei miei professori".

Una società problematica

L'analisi che ha rivelato dati impensabili è stata anche commentata da alcuni esperti come Jenny Smith, Policy Manager di Student Minds: “Sappiamo che ci sono diverse ragioni per cui gli studenti entrano nel lavoro sessuale. Ciò che è importante per noi è che non siano stigmatizzati per questo comportamento o dissuasi dal cercare aiuto e sostegno laddove potrebbero averne bisogno. Per noi questo è un sintomo della crisi del costo della vita e siamo preoccupati che ci siano alcuni studenti che partecipano a questa crisi e che non sentono di avere scelta".

L'aiuto dello stato

Il dipartimento dell'Istruzione proprio basandosi sulla ricerca ha affermato: “Molte delle nostre università stanno facendo un ottimo lavoro per sostenere gli studenti che hanno difficoltà finanziarie attraverso una varietà di programmi, e invitiamo gli studenti che sono preoccupati per la loro situazione a parlare con la loro struttura di studi.

Stiamo sostenendo le università per aiutare gli studenti in difficoltà finanziarie mettendo a disposizione quest'anno accademico 276 milioni di sterline in finanziamenti Student Premium e Salute Mentale, che le istituzioni possono utilizzare per integrare i propri programmi di disagio. Questo va ad aggiungersi agli aumenti dei prestiti agli studenti e sovvenzioni".

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