Denuncia le transizioni di genere sui minori: medico rischia 10 anni di carcere

Eithan Haim ha denunciato le transizioni di genere sui minori che avvenivano segretamente presso il Texas Children's Hospital: incriminato, rischia 10 anni di carcere

Denuncia le transizioni di genere sui minori: medico rischia 10 anni di carcere
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Eithan Haim è un giovane medico-chirurgo texano che rischia fino a 10 anni di carcere. Motivo? È un "whistleblower", e ha la "colpa" di aver rivelato al giornalista conservatore Christopher Rufo una verità alquanto scomoda: ossia che il Texas Children's Hospital stava eseguendo transizioni di genere sui minori in gran segreto dopo che la struttura ospedaliera presso cui lavorava aveva dichiarato di aver interrotto tali procedure. Lunedì, secondo quanto riportato da Free Press, il sito web e newsletter fondato dall'ex giornalista del New York Times Bari Weiss, Haim si è presentato in tribunale dichiarandosi non colpevole dopo che il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti lo ha incriminato con quattro capi d'imputazione. I procuratori americani ritengono che il giovane e coraggioso medico abbia ottenuto informazioni sui pazienti "con falsi pretesti e con l'intento di causare danni dolosi a Texas Children's Hospital".

Alla sbarra il medico che ha denunciato le transizioni di genere sui minori

Tuttavia, come nota proprio Free Press, Haim, nel fornire le prove tangibili al giornalista Rufo che l'ospedale texano stava continuando a eseguire operazioni di cambio sesso e i relativi trattamenti dopo aver dichiarato pubblicamente di averle interrotte, ha oscurato i nomi dei pazienti al fine di proteggere la loro privacy, senza dunque rivelare alcun dato sensibile. "Come ho sostenuto fin dall'inizio, non ho fatto nulla di male" ha dichiarato Haim. "Come medici giuriamo di non fare del male. Ciò che sta facendo il Dipartimento di Giustizia è criminalizzare proprio quel giuramento". Dopo aver rivelato la verità, ora Haim dice di essere spaventato e preoccupato per il suo futuro di medico. Rischia di perdere non solo il lavoro ma anche la libertà, se dovesse essere condannato. "Rischio di perdere tutto, ho paura di non poter essere presente alla nascita del mio primo figlio".

"Whistleblower" nel mirino della giustizia americana

Haim ha scoperto che presso la struttura pediatrica ospedaliera non solo i trattamenti proseguivano, nonostante gli annunci ufficiali dicessero il contrario: il programma sembrava essere addirittura in espansione e il giovane medico ha registrato diverse presentazioni da parte del personale che incoraggiava la transizione di "genere" dei bambini. Come altri medici e professionisti, Haim nutriva seri dubbi sui trattamenti a cui venivano sottoposti i minori presso la struttura, notando che molti dei bambini che manifestano problemi con il loro sesso biologico soffrivano molto probabilmente di varie problematiche di salute mentale. Ma questa verità nell'epoca del politicamente corretto e della "cultura woke" predominante, è proibita. Eppure diversi Paesi nel mondo, nell'esaminare questi trattamenti per i minori, hanno deciso di vietare i farmaci bloccanti della pubertà, poiché troppo invasivi e poco sicuri.

Come tutti i "whistleblower", anche Haim sarebbe dovuto rimanere anonimo. Fino a che, il 23 giugno del 2023, due agenti federali del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti si sono presentati a casa sua, dicendogli che era bersaglio di un'indagine riguardante una presunta violazione federale relativa alle cartelle cliniche. Da lì è iniziato il suo calvario giudiziario.

Eppure, grazie alla sua denuncia, il Texas ha approvato una legge che vieta gli interventi medici transgender sui minori. Entro 24 ore dalla pubblicazione dell'articolo, la condotta che Haim e Rufo hanno denunciato, è stata resa illegale. Questo, tuttavia, non lo ha salvato dai guai giudiziari. Un paradosso.

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