Gli amanti dei manga piangono oggi la scomparsa dello storico mangaka Kazuo Umezu, noto anche come Umezz, scomparso all'età di 88 anni lo scorso 28 ottobre, anche se solo oggi se n'è avuta notizia visto che la famiglia ha preferito svolgere i funerali in forma privata.
Chi era
Quello considerato un vero e proprio genito dei manga horror, era nato nel 1936. Aveva iniziato a disegnare già da molto piccolo facendo intuire un grande talento. Da bambino creò i suoi primi personaggi, ispirati dai manga di Osamu Tezuka. A 18 pubblicò il suo primo manga, Mori no Kyōdai, ispirato alla fiaba di Hansel e Grethel.
Lo stile personale
Con gli anni sviluppò uno stile molto personale, che lo portò poi al grande successo, che mescolava l’estetica degli shojo manga con scenari horror. A proposito di questo, raccontò durante un'intervista alla rivista specializzata "Atom" nel 2017: "L'horror mi stimolava perché era un genere che non era assolutamente rappresentato e che ritenevo potesse catturare un pubblico molto giovane".
Il grande successo arrivò fra la seconda metà degli anni Sessanta e i Settanta, con titoli come Cat Eyed Boy (la storia di un bambino mezzo umano e mezzo demone dagli occhi di gatto, pubblicata in Italia da In Your Face Comix) e Orochi (tradotto invece da Star Comics, con protagonista una ragazza immortale).
Andando avanti, Aula alla deriva (pubblicato sempre da Star Comics), considerato il suo capolavoro. Racconta la storia di una scuola elementare che un giorno, scompare nel nulla, trasportata insieme a tutti gli alunni in un lontano futuro dallo scenario post-apocalittico.
Personaggio poliedrico
Umezz nella sua vita non è stato solo un disegnatore, la sua arte visionaria lo ha portato ad essere anche attore e musicista. La sua orza fu quella di infrangere le convenzioni del manga combinando l’estetica delle storie più commerciali con immagini raccapriccianti ispirate alle fiabe, dando inizio al boom del genere horror all’interno del fumetto giapponese e influenzando gli autori successivi.
L'addio della sua compagnia artistica
Tanti sui social i messaggi di cordoglio per la scomparsa, uno dei più sentiti sicuramente quello della sua compagnia artistica che portava il suo cognome: “Umezu voleva diffondere il suo lavoro in tutto il mondo, per essere letto da tutti per sempre. Credeva nel valore artistico intrinseco del suo lavoro. Possa questa aspirazione riposare per sempre nei cuori di tutti".
Anche Shogakukan e Shogakukan-Shueisha Productions hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, affermando che: “Umezu lascia dietro di sé opere leggendarie non solo
nei manga horror, comici e di fantascienza, ma anche nei film e nei recenti 101 dipinti acrilici della mostra ‘Kazuo Umezz: The Great Art Exhibition’, con le sue tecniche espressive che superano i confini del manga".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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