"'Così non ci violenteranno mai". L'ultima follia delle femministe

In Francia Le génie lesbien, di Alice Coffin e Moi les hommes, je les déteste, di Pauline Harmange sono diventati due casi letterati. Al centro dei due saggi, l'odio verso gli uomini

"'Così non ci violenteranno mai". L'ultima follia delle femministe

C'è un odio ampiamente tollerato dal politicamente corretto e dai benpensanti della sinistra chic: è quello che (alcune) ultra-femministe esprimono nei confronti degli uomini. Un tipo di intolleranza che non indigna i buonisti e politicamente corretti. In Francia, per esempio, come spiega La Verità, sono stati pubblicati due testi Le génie lesbien, di Alice Coffin e Moi les hommes, je les déteste, di Pauline Harmange. Quest'ultimo è un vero e proprio caso letterario in Francia - in italiano, Odio gli uomini - e rappresenta a tutti gli effetti una dichiarazione di guerra al mondo maschile.

"Non mi fido degli uomini"

"Tutto questo successo è stata un'enorme sorpresa", ha spiegato Pauline Harmange al Guardian Harmange: bisessuale, vegetariana, femminista, come riporta Yahoo, è una grande fan di per Harry Potter, abita nel nord della Francia, per la precisione a Lile, insieme al marito 29enne Mathieu. "È la prima volta che esce un mio libro, mi è stato chiesto di farlo dopo che qualcuno si era incuriosito per il mio blog. In precedenza avevo scritto un romanzo, ma non è mai stato pubblicato. Sono sposata con un uomo, che è fantastico e sostiene la mia passione per la scrittura dal primo minuto. Ma in generale non mi fido degli uomini che non conosco". Harmange sottolinea che questo non è un attacco al genere, ma una deplorazione del ruolo degli uomini nella società. Eppure se un uomo avesse pubblicato un libro con un titolo del genere, staremo qui a parlare di altro. Per il politicamente corretto è tutto ok: è una critica alla "società patriarcale". Dunque, si può fare.

"Non avere un marito mi permette di non essere violentata"

Per quanto riguarda invece Le génie lesbien, libro della giornalista e femminista lesbica francese Alice Coffin, già l'incipit dice tutto: "La prima ripercussione legata allo scarso numero di persone apertamente lesbiche, gay o bisessuali in Francia è l’assenza di rappresentazione. La giovane attrice Amandla Sternberg lo ha spiegato molto bene all’inizio del 2019: Se avessi avuto, crescendo, davanti a me degli esempi di donne lesbiche nere, avrei avuto consapevolezza della mia sessualità molto prima". Nel suo saggio, come racconta LeFigaro, l'attivista femminista afferma di aver boicottato artisti maschi. Spiega che non legge più libri scritti da uomini, che non guarda più film fatti da uomini, che non ascolta più musica composta da uomini. La misandria, che indica un sentimento di avversione e pregiudizio nei confronti del sesso maschile, è da diversi anni al centro del pensiero sviluppato da Alice Coffin. Una delle sue apparizioni televisive sul canale russo Rt nel 2018 ha suscitato profonda indignazione. "Non avere un marito mi permette di non essere violentata, non essere uccisa, a non essere picchiata", ha dichiarato. "E questo impedisce anche ai miei figli di esserlo".

Non tutte le femministe francesi, però, sono d'accordo con questo atteggiamento.

Secondo la femminista lesbica Caroline Fourest, che per un periodo ha condotto una campagna al fianco di Alice Coffin, "questo approccio essenzialista, binario e vendicativo fa il gioo dei cliché antifemministi". Ma il solito fatto che si prendano seriamente deliri di questo tipo, la dice lunga.

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