"Un meraviglioso campionario di gloria e perdizione, di trionfi pubblici e fallimenti privati, tra gli irripetibili momenti leggendari di una stagione che verrà ricordata per sempre con una conclusione e una morale ben precisa: il grande artista è fragile per definizione, troppo sensibile per vivere una vita normale, sempre in bilico tra il trionfo e l’abisso". Lo scrive Enrico Ruggeri nella prefazione del nuovo libro del giornalista e critico musicale Ezio Guaitamacchi Amore, Morte & Rock’n’roll. Le ultime ore di 50 rockstar: retroscena e misteri edito dalla casa editrice Hoepli. Guaitamacchi, decano del giornalismo musicale in Italia, autore di oltre venti saggi su rock e dintorni, da alcuni definito “lo Sherlock Holmes del rock’n’roll”, torna ad occuparsi delle più incredibili morti delle leggende della storia del rock in un libro ricchissimo di retroscena, curiosità e altrettante fotografie.
"Piene di leggende e di eccessi, stravaganti, oltraggiose, sconsiderate e rischiose, le vite delle rockstar sono spesso andate oltre le più sfrenate fantasie da sceneggiatura hollywodiana" scrive Guaitamacchi nell’introduzione al libro. "Purtroppo, anche le loro morti sono state a volte frutto di circostanze drammatiche, di coincidenze incredibili, di eventi imprevedibili. E, quasi sempre, sono rimaste circondate da un alone di mistero che ha dato vita a mille speculazioni". Si raccontano, ad esempio, i retroscena drammatici e le circostanze commoventi degli ultimi giorni di superstar che ci hanno lasciato in punta di piedi come Leonard Cohen, Aretha Franklin, George Michael. Ad esempio, lo sapevate che il “Duca Bianco” Bowie nel suo testamento, depositato presso un notaio newyorkese, pare avesse chiesto esplicitamente che le sue ceneri venissero sparse a Bali, secondo il rito buddista? Oppure, se parliamo di vere storie d'amore, avete mai letto le commoventi parole di Laurie Anderson in merito alla morte dell’amato compagno Lou Reed? "Non ho mai visto un’espressione così piena di meraviglioso stupore come quella che ha avuto Lou nel momento del trapasso".
O che Freddie Mercury, leggendario cantante dei Queen scomparso nel 1991 dopo aver contratto l’Aids, disse al chitarrista Brian May durante la registrazione di The Show Must Go On, "canterò sino a sanguinare"? Particolari e curiosità che Guaitamacchi riporta con la dovizia del giornalista investigativo, soprattutto quando in Amore, Morte & Rock’n’roll si narra dei tragici omicidi che purtroppo hanno segnato la storia del rock, da James Taylor, killer di John Lennon, fino all’assassino dell’enigmatico Robert Johnson, il "Mozart del blues" del Mississippi che, come narra la leggenda, vendette l’anima al Diavolo per suonare la chitarra come mai nessuno aveva saputo fare prima di allora. Troppi i punti oscuri e i misteri non risolti in alcune di queste morti, come quella del cantante dei Nirvana Kurt Cobain troppo frettolosamente archiviata come un suicidio. Il sangue di Cobain, infatti, sottolinea Guaitamacchi citando fonti investigative, conteneva una quantità di eroina tre volte superiore alla dose considerata letale per l’essere umano. A detta di molti, con così tanta droga nel sangue, Kurt sarebbe entrato immediatamente in coma e non avrebbe - quindi - avuto il tempo né le forze per imbracciare un’arma, premere il grilletto e spararsi. Perché, inoltre, non sono state rinvenute impronte digitali sul fucile con cui Kurt si sarebbe sparato? E questi non sono gli unici quesiti che circondano la drammatica scomparsa del cantante della band di Seattle.
Dubbi che suscita la strana morte di un’altra leggenda di Seattle, Jimi Hendrix: si trattò di un'incidente, di mancato soccorso oppure di un omicidio, come ipotizzano alcuni? Senza dimenticare l’inaspettata dipartita di Prince, risalente al 2016: frutto di un overdose accidentale, di un errore nella composizione di un medicinale oppure di un omicidio colposo? Tutto questo - e moltissimo altro ancora - è raccontato nel libro di Ezio Guaitamacchi. Per il resto, come disse una volta Michael Jackson, "una stella non muore mai. Si trasforma in un sorriso e si fonde nella danza della vita".
Perché sfogliando Amore, Morte & Rock’n’roll si ha la sensazione di avere a che fare non con degli esseri umani, per quanto le loro morti siano state tragiche o impreviste, ma con persone che, grazie alla loro arte, hanno raggiunto un dono che tutti sognano: l’immortalità. Ma questa è un'altra storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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