Da Giona alla Nasa Nel ventre della balena c'è il mondo intero

Darle la caccia ha aperto nuove rotte. E propagato la fede Melville ne ha fatto un capolavoro. Onassis un business

Da Giona alla Nasa Nel ventre della balena c'è il mondo intero

Una recente scoperta, pubblicata nel 2009 sulla rivista PLosOne, ha confermato l'ipotesi che i più antichi antenati degli attuali cetacei avevano origini terrestri. Nessun animale di mare è così profondamente legato alla terra, e all'uomo, della balena. Tanto da dare vita a un vero immaginario mitologico, leggendario, letterario, cinematografico e scientifico, dal biblico Giona ad Ariosto, da Pinocchio alla Nasa (dove lo spermaceti del capodoglio è usato per gli strumenti di massima precisione). La balena - da quando l'uomo ne fece un demone fatale fino ai tentativi odierni di salvarlo dall'estinzione - costituisce un mondo, orbe terracqueo, che nasconde misteri, paure, ossessioni. Un mondo che Philip Hoare, giornalista inglese della BBC, ha esplorato in un libro meraviglioso, Leviatano, ovvero la balena (Einaudi) - reportage di viaggio, saggio storico, trattato di (cripto)zoologia, antologia letteraria - dal quale si viene a sapere che:

SIMBOLO SESSUALE D.H. Lawrence definì il capodoglio, in inglese Sperm Whale, «l'ultima essenza fallica dell'uomo bianco».

IL PRESI-DENTE J.F. Kennedy collezionava denti di balena intagliati, che teneva nella Sala Ovale, alla casa Bianca. Nel '63 Jacqueline commissionò un dente istoriato con il sigillo presidenziale, che voleva regalare al marito a Natale. Ma JFK fu ucciso il 22 novembre. La First Lady la sera prima del funerale mise il regalo nella bara. Un gesto che rimandava ai re medievali, sepolti coi simboli del loro potere, e consacrati con olio di balena.

AFFARI MILIARDARI Fra i pirati più spietati del Novecento nella caccia (illegale) alle balene, spiccò Aristotele Onassis, futuro marito di Jacqueline Kennedy, la cui flotta depredò per anni le aree protette.

CACCIA SACRA I ramponieri, in età “classica” (prima degli arpioni a testata esplosiva), uccidevano le balene trafiggendone con la lama cuore e polmoni. Prima di morire, dallo sfiatatoio, esce uno spruzzo di acqua mista a sangue. E uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua (Giovanni, 19,31).

BUSINESS (COLOSSALE) Le balene sono state una miniera inesauribile di materie prime, da cui si è ricavato: olio per illuminazione, candele, margarina, linoleum, sapone, lubrificanti, vernice, inchiostri, profumi, cuoio, alimenti per animali, corde di racchette, corsetti per signore, tasti di pianoforte...

PRIMA DI MOBY DICK Fra i testi consultati da Melville per il Moby Dick, il più curioso è un articolo uscito nel 1839 sul Knickerbocker Magazine di Jeremy Reynolds, esploratore eccentrico convinto che la Terra fosse cava e amico di Edgar Allan Poe, dal titolo Mocha Dick, o la balena bianca del Pacifico.

DOPO MOBY DICK Melville dedicò il Moby Dick a Nathaniel Hawthorne, del quale aveva una stima immensa. La risposta di Hawthorne, oggi smarrita, che fu il primo a leggere il romanzo, è una delle grandi lettere perdute della letteratura universale. Comunque, dal punto di vista commerciale Moby Dick, uscito nel 1851, fu un insuccesso. L'edizione inglese era troppo costosa, e fu anche censurata. Quella americana non esaurì neppure la prima tiratura di 3mila copie, e quelle invendute finirono distrutte in un incendio del magazzino della casa editrice. Oggi Moby Dick è uno dei due-tre libri più importanti scritti dall'uomo.

IL MALE E IL MARE Il pittore William Turner (1775-1851), che raffigurò celebri caccie alla balena, che Melville adorava, per dipingere una Tempesta di neve sul mare si fece legare all'albero di un veliero.

LA ROTTA DELLA SCIENZA La scoperta del leggendario passaggio a Nord Ovest, infine conquistato nel 1906, fu facilitata enormemente dalle baleniere che nel corso del XIX secolo si spinsero sempre più a Nord.

LA ROTTA DELLA FEDE Furono le baleniere, fra XVIII e XIX secolo, a fare da apripista alle missioni di evangelizzazione nei mari del Sud.

SEGRETI SOTT'ACQUA Benché le balene esistano da prima della comparsa della nostra specie, per l'uomo sono da sempre un mistero, ecco perché ne abbiamo fatto un mostro (nonostante sia un animale timido). Fu solo dopo aver visto la Terra dallo spazio che si riuscì a riprendere per la prima volta, nel 1984, una balena sott'acqua. «Abbiamo scoperto com'era fatto il mondo prima di scoprire com'erano fatte le balene».

MOSTRI DEGLI ABISSI L'unico nemico del capodoglio, a parte l'uomo (notoriamente il predatore più feroce del pianeta), è il calamaro gigante. Architeuthis dux. Nel 1880 un esemplare di 18 metri fu catturato a Island Bay. Ma durante i suoi viaggi sulla baleniera Charles W. Morgan, fra 1849 e 1853, Nelson Cole Haley sostenne di averne visto uno, al largo delle coste della Nuova Zelanda, che misurava cento metri.

NELLA PANCIA «Trovarsi nel ventre della balena è un'idea confortante e piacevole... Escluso l'esser morti, è lo stadio finale e inarrivabile di irresponsabilità» (George Orwell, 1940).

EPICA Per il film Moby Dick girato nel 1954 da John Huston, Ray Bradbury lesse il libro nove volte, scrisse 1500 pagine di copione da cui poi ricavò le 150 della sceneggiatura finale. «Terminai in preda a una grave depressione», confessò.

LEVIATANI ROSSI Nel 1972 i terroristi anticapitalisti della banda Baader-Meinhof si diedero nomi in codice tratti da Moby Dick (Andreas Baader, il «capitano» della RAF, era proprio Achab), eleggendo a bersaglio il mostro del mito melvilliano, da loro equiparato

al leviatanico Stato di Thomas Hobbes.

VINCITRICE Anche se i commentatori omettono di farne cenno, e il lettore tende a dimenticarlo, c'è un altro superstite nel libro di Melville, oltre al «narratore» Ismaele. La Balena.

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