I Quattro Elementi di Brueghel tornano insieme dopo 200 anni

Dopo l’ingresso trionfale di Napoleone in città, le opere vennero sequestrati dal commissario di guerra francese: di nuovo insieme in una mostra alla Pinacoteca Ambrosiana

I Quattro Elementi di Brueghel tornano insieme dopo 200 anni

I Quattro Elementi di Jan Brueghel di nuovo insieme. A partire da domani, l'Ambrosiana di Milano ospiterà la mostra, curata da Marco Navoni, Rizómata Terra, Aria, Acqua, Fuoco. Il ritorno di Brueghel all'Ambrosiana.

Per la prima volta dopo più di 200 anni sarà possibile tornare ad ammirare, tutti insieme, i Quattro Elementi che nel 1796, dopo l’ingresso trionfale di Napoleone in città, vennero sequestrati dal commissario di guerra francese e dal ministro della cultura e portati a Parigi. Oltre ai Brueghel vennero portati via anche il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e il manoscritto con le opere di Virgilio appartenuto a Francesco Petrarca. In seguito alla caduta di Napoleone e al Congresso di Vienna del 1815, appositi commissari vennero mandati a Parigi per reclamare le opere requisite. Per l’Ambrosiana però la restituzione non fu completa e l’allegoria dell’Aria e della Terra rimasero a Parigi, mentre tornarono a Milano Acqua e Fuoco. Oggi gli elementi tornano a casa.

Grazie alla collaborazione con la direzione del Museé du Louvre le due allegorie ora esposte a Parigi sono state digitalizzate con il concorso della ditta Hall9000; i video con i dettagli ad alta risoluzione di tutti e quattro i dipinti saranno visibili in mostra e terminata l’esposizione la serie rimarrà, seppur in modo virtuale, ricomposta. Con questa mostra si torna così alle radici, come indica il titolo Rizómata. "Rizómata è la parola greca che letteralmente significa 'radici' - spiega Marco Navoni, curatore della mostra - la usò il celebre filosofo Empedocle, vissuto a metà del V secolo a.C., per indicare i quattro elementi fondamentali da cui sarebbe costituito l’universo intero: il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra". Questo "schema" per leggere e interpretare l’Universo ebbe grande fortuna nella cultura greca prima e in tutta la cultura occidentale poi. Ma con una grandi differenze tra gli antichi filosofi greci e i medioevali. "Quando il cardinal Federico Borromeo commissionò a Jan Brueghel i Vecchio i dipinti pensava alla Natura come luogo dove era possibile leggere l’impronta del Creatore - continua il curatore dell’esposizione - Anzi, dalla Creazione era possibile e doveroso risalire al Creatore stesso, secondo quanto afferma san Paolo, all’inizio della lettera ai Romani, dove si legge: 'Dalla creazione del mondo in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità'".

La mostra vuol essere non solo un grande omaggio a Brueghel ma un ritorno al passato e un omaggio al cardinale Federico Borromeo, fondatore della Biblioteca Ambrosiana. La visita all’esposizione sarà inserita nel percorso di visita della Pinacoteca e del Codice Atlantico, ma sarà anche visitabile singolarmente con un biglietto esclusivo di soli 5 euro. Per conoscere sempre più il genio del pittore fiammingo Marco Navoni incontrerà i visitatori per una lezione sabato 31 marzo alle ore 15.30 e sabato 28 aprile alle ore 15.30. Ingresso gratuito. Oltre ai Quattro Elementi di Brueghel arriva in Ambrosiana anche il Francesco I di Tiziano che verrà posizionato accanto all’Adorazione dei Magi e alla Maddalena.

Il dipinto, così come i Brueghel, sono frutto di uno scambio con il Museo del Louvre che inaugura il 29 marzo la mostra Sant’Anna - L’ultimo capolavoro di Leonardo da Vinci. Da Milano per l’esposizione francese sono partiti la Sacra famiglia e il San Giovannino con l’agnello di Bernardino Luini.

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