A De Niro mancavano tanto i gangster che ne fa due in un film solo

In "The Alto Knights" il grande attore torna alle origini, interpretando i boss Genovese e Costello

A De Niro mancavano tanto i gangster che ne fa due in un film solo
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«Questa è per te, Frank». Un sicario scarica il tamburo su Costello senza però ucciderlo. A infuriarsi è l'amico rivale, Vito Genovese, che aveva armato il killer contro il suo ex compagno di giochi e infanzia. The Alto knights di Barry Levinson (Oscar per Rain Man) arriva alla chetichella nelle sale ma è un film da non perdere. Un'amicizia all'ombra della mafia italoamericana degli anni Cinquanta che ricorda altri celebri film in cui Robert De Niro indossa i panni di tanti protagonisti noti alle cronache, al costume, alla malavita e ovviamente al cinema.

In quest'opera di ruoli ne veste addirittura due, Vito e Frank, i due amici e complici che hanno preso strade diverse pur nell'ambito della criminalità. Più vorace e crudele il primo, interessato solo ai guadagni. Più diplomatico e tessitore di intrighi il secondo che farà smantellare tutto il cartello dell'onorata società con un'operazione sofisticata quanto geniale.

Le strade della vita, prima unite poi divaricate e di nuovo parallele, tracciano uno spaccato che non ci si stanca di vedere perché raccontato con il gusto del romanziere oltre che del regista e l'accoppiata Levinson - De Niro - tre Oscar in due - è la miglior garanzia per lo spettatore che potrà rivedere il protagonista del Padrino II, Toro scatenato e Taxi driver ai livelli di allora nonostante le 81 primavere sulle spalle.

Specchio di una storia vera, nota alle cronache giudiziarie e non solo, il film è farcito di suggestive immagini in bianco e nero che

accompagnano le «gesta» del doppio protagonista nelle varie epoche. Un titolo che non ha bisogno di pubblicità e clamore per farsi ammirare perché sarà sufficiente il passaparola come nella tradizione del miglior cinema.

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