Salone del Mobile, il design si racconta in città

La mostra "Vernissage", il Design Kiosk, "Mother" di Robert Wilson, "Library of Light "di Es Devlin con i talk, 49 Led wall dalla Stazione Centrale a Piazza Cadorna, 38 schermi tra Malpensa e Linate coinvolgono cittadini e turisti prima della manifestazione in Fiera Milano

Salone del Mobile, il design si racconta in città

Il Salone del Mobile debutta in città prima dell’apertura dei padiglioni in Fiera a Rho dall’8 al 13 aprile, “apertura” in cui il design che porta il mondo a Milano incontra la vita quotidiana e stimola la curiosità dei cittadini e dei turisti. La comunicazione si muove con la città: un progetto che trasforma Milano in un palcoscenico urbano dove il design non si mostra soltanto, ma incontra le persone nei loro spazi, nei loro tempi e nei loro gesti quotidiani, in una vera e propria narrazione visiva collettiva.

Un racconto corale che parte da Vernissage, mostra fotografica a cielo aperto in via Dante che fino al 15 aprile mette in scena il tema che darà voce e forma all’edizione 2025 della manifestazione: Thought for Humans. Attraverso gli scatti del fotografo americano Bill Durgin, Vernissage raccoglie una serie di immagini sospese, silenziose e potenti, che indagano la relazione inscindibile tra il corpo umano e l’oggetto progettato, tra creatività e funzione, tra intelligenza sensibile e materia. Ogni scatto è un dialogo visivo tra anatomia e progetto, costruito con materiali che raccontano non solo la forma, ma anche la visione: legno, metallo, tessuto e bioplastica, selezionati per la loro valenza estetica e per il loro valore simbolico in termini di sostenibilità, materiali che evocano un design che non è solo bello da vedere, ma giusto da abitare. Lungo una delle strade più frequentate del centro di Milano, la mostra invita a fermarsi, a osservare, a riflettere sulla bellezza del gesto progettuale che diventa linguaggio universale e responsabile.

La campagna Thought for Humans abita in modo capillare tutta Milano e le sue principali direttrici grazie a una rete di impianti digitali. Un esempio? 49 LED wall, distribuiti in punti nevralgici da Buenos Aires a Forlanini, da Ripamonti a Farini e in Stazione Centrale: grandi schermi digitali che trasformano la città in una galleria a cielo aperto. Coinvolti, oltre alle stazioni ferroviarie, anche gli aeroporti con 38 schermi per intercettare il flusso dei viaggiatori nazionali e internazionali proprio nei momenti chiave di transito e 500 bus con 1000 schermi mentre sulla rete metropolitana ci sono 320 cartelloni.

Salone del Mobile in città 2

E se Vernissage rappresenta l’inizio visivo ed emozionale, è con il Design Kiosk che la narrazione si fa parola, dialogo, scambio vivo tra chi il design lo crea e chi lo attraversa ogni giorno: fino al 13 aprile, il Kiosk in piazza della Scala, curato da Corraini Edizioni e disegnato da DWA Design Studio, è molto più di una libreria temporanea: è un presidio culturale, un luogo d’incontro, una piccola architettura narrativa dove ogni giorno si mescolano autori, illustratori, designer e passanti. Appuntamento alle 18.30 con una conversazione. Un volto, una voce. Dopo Piero Lissoni e Federica Biasi, ci saranno Alessandro Valenti sabato 5 aprile, Aldo Cibic lunedì 7 aprile, Stephen Burks giovedì 10 aprile, e Olimpia Zagnoli venerdì 11 aprile, che si alterneranno in un ciclo di talk che racconteranno il design da dentro. È qui che si può anche trovare la capsule collection ufficiale del Salone, tra abbigliamento e oggetti da collezione pensati per chi vuole portare con sé un frammento di questa comunità che ogni aprile si ritrova a Milano.

Il racconto prosegue e si fa profondo e teatrale, alternando luce e oscurità. Dal 6 aprile, nella penombra del Museo della Pietà Rondanini, al Castello Sforzesco, prende forma Mother, l’installazione immersiva firmata da Robert Wilson. Un omaggio visionario alla scultura incompiuta di Michelangelo, in dialogo con le musiche di Arvo Pärt.
E, dal 7 al 21 aprile, nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera, la luce si trasforma in sapere con Library of Light, l’installazione site-specific dell’artista britannica Es Devlin. Una struttura viva, abitata da oltre 2.000 volumi donati da Feltrinelli, che diventa biblioteca performativa: un luogo da abitare in silenzio o da vivere attraverso le parole. Nel cuore della libreria luminosa, infatti, tre incontri serali daranno voce al pensiero, accendendo riflessioni trasversali e multidisciplinari.

Salone del Mobile-Kiosk

Si comincia martedì 8 aprile, alle ore 19, con Intessere l’Arte Indiana, un talk che intreccia estetica, cultura e identità attraverso il tessile. Con Vinita Chaitanya, interior designer e fondatrice di Prism, Urmila Chakraborty, scrittrice ed esperta di Patachitra Folk Art, e Malika Verma,
fondatrice della piattaforma Border&Fall, il pubblico sarà guidato in un viaggio tra arazzi, ricami e motivi che da tradizione diventano espressione artistica contemporanea. A moderare, la giornalista italo-indiana Cristina Kiran Piotti, per restituire un racconto sensibile e profondo su come queste pratiche, un tempo confinate nell’ambito dell’artigianato, stiano oggi conquistando il loro posto nel mondo dell’arte e del progetto.
Mercoledì 9 aprile, sempre alle 19, sarà la volta dello scrittore e intellettuale Walter Siti con C’era una volta il corpo, un appuntamento a cura di Feltrinelli che attraversa letteratura, filosofia e condizione umana. Infine, giovedì 17 aprile alle ore 18, si terrà l’incontro Thought for Humans che esplora il ruolo del corpo nello spazio attraverso le lenti complementari dell’arte, del teatro e della museografia: a discuterne l’artista e designer Matilde Cassani, l’architetto e museografo Luca Cipelletti e la set designer Margherita Palli, guidati dalla curatrice Annalisa Rosso. Un’indagine sul valore emotivo e sensoriale dell’esperienza fisica, sul modo in cui viviamo e abitiamo i luoghi, e sulla centralità dell’essere umano nel progetto contemporaneo.

Salone del mobile-tram

E ancora: ecco otto interventi di grafica in prossimità di alcune tra le icone di design più importanti, per celebrare il ruolo della cultura del progetto: tra queste, il corrimano della Metro Milano M1/M2, design di Franco Albini e Franca Helg; le pensiline degli autobus ideate da Norman Foster; il panettone in cemento progettato da Enzo Mari.
Non solo, il prodotto del design, arredo e complementi sarà presente negli oltre 100 showroom dei brand espositori delle manifestazioni annuali e di Euroluce che si uniranno, nella guida di Fuorisalone.it, alla grande festa del design, aprendo le porte ai design lover.

Per coinvolgere cittadini e visitatori, il Salone promuoverà anche quest’anno il Progetto Accoglienza, in collaborazione con Comune di Milano, Fondazione Fiera Milano, NABA, Nuova Accademia delle Belle Arti, IED Istituto Europeo di Design, Politecnico di Milano – Scuola
del Design e Domus Academy.

Coinvolti, oltre 100 studenti che forniranno al pubblico informazioni sul Salone e sui principali eventi in città. A renderli visibili e riconoscibili, le work jacket realizzate in collaborazione con Ethicarei, prima filiera etica del Made in Italy. Un’uniforme che è dichiarazione d’intenti: innovazione, sostenibilità, etica.

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