Detenuto sequestra e violenta una psicologa dentro San Vittore

Lunedì scorso il 38enne ha puntato una lametta contro la vittima, costringendola a subire atti sessuali

Detenuto sequestra e violenta una psicologa dentro San Vittore
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È un detenuto-lavoratore, con precedenti anche per violenza sessuale alle spalle e rinchiuso nel carcere San Vittore e si chiama Alessandro M., il 38enne arrestato in flagranza dalla Polizia penitenziaria con l'accusa di violenza sessuale e sequestro di persona aggravati, dopo che ha costretto una giovane psicologa a subire un atto sessuale.

È successo lunedì scorso. Secondo quanto ricostruito la dottoressa, una 34enne è rimasta sola con il detenuto in uno spazio della casa circondariale dove l'uomo era autorizzato a trascorrere del tempo in virtù della possibilità di lavorare. Una circostanza di cui il detenuto avrebbe approfittato. Alessandro M. infatti avrebbe chiuso la porta e poi minacciato di morte la psicologa mostrandole una lametta da barbiere. Dopo averla fatta sedere sopra una sedie si sarebbe abbassato i pantaloni e avrebbe forzato la giovane a farsi praticare un rapporto orale. Nel mentre però la vittima è riuscita a difendersi, quindi a scappare dalla stanza ed è stato allora che le sue urla hanno attirato l'attenzione dell'agente di guardia.

Per il detenuto 38enne il pm di turno Daniela Bartolucci ha chiesto di convalidare l'arresto e applicare la custodia cautelare in carcere. La misura è stata approvata e concessa dal gip Alberto Carboni dopo l'udienza di convalida.

Già nell'aprile 2016 il 38enne, durante un'uscita per un permesso premio dal carcere di Bollate, era finito in manette dopo che, ad Assago, aveva pedinato e violentato una ragazza di 16 anni mentre la giovane stava rientrando a casa.

Per quell'episodio era stato condannato a quasi 7 anni.

Difeso dall'avvocato Gabriele Caputo, Alessandro M. è stato trasferito nel carcere di Sassari. A Milano stava scontando un cumulo pena che si sarebbe estinto nel 2026.

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