Calo di potassio, quali sono i sintomi e perché si verifica

È importante rispettare il fabbisogno quotidiano di un minerale fondamentale per molte funzioni del nostro organismo come il potassio: ecco a cosa fare attenzione e in quali alimenti si trova

Calo di potassio, quali sono i sintomi e perché si verifica
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Nelle ultime ore si è parlato delle cause che possono aver provocato il malore in campo del giovane calciatore della Fiorentina, Edoardo Bove, caduto a terra privo di sensi in condizioni apparse subito serie e trasportato d'urgenza in ospedale. Dopo alcune ore le notizie si sono fatte via via più rassicuranti con il giovane 22enne che ha ripreso conoscenza, respira in autonomia e sta molto meglio. L'ospedale Carregi non ha ancora fornito alla stampa quale sia stata l'origine del problema: da più parti si fa riferimento a un calo dei livelli di potassio che avrebbe causato un'aritmia.

Dove si trova il potassio

Questo minerale è presente nell'organismo in quantità elevate ma è sempre tramite l'alimentazione che ne possiamo fare il giusto rifornimento: si trova soprattutto nei vegetali freschi poco trasformati, nella fruttam, nella verdura e nei legumi (specie in quelli secchi). Tra gli alimenti in cui abbonda citiamo avocado, banane, cavoli, carciofi, kiwi, spinaci e molte verdure con le foglie verdi. Presente anche su pomodori, zucchine, patate. Sono numerosi e variegati, come si può osservare, gli alimenti che lo presentano così da arrivare ad assumere le corrette quantità giornaliere: secondo gli esperti di Humanitas, "per adulti normopeso e in salute il fabbisogno giornaliero di potassio è di 2.320 mg per la popolazione femminile e 3.016 mg per la popolazione maschile. Il valore si riduce in soggetti di età inferiore ai 10 anni".

A cosa fare attenzione

Gli esperti predicano attenzione quando si consumano patatine, crakers e pasti surgelati perché il sale in essi contenuti abbassano il livello di potassio nel nostro organismo. Nei casi peggiori, quando si hanno livelli troppo bassi di questo minerale nel sangue ecco che possono verificarsi battiti cardiaci irregolari, palpitazioni e svenimenti. Gli esperti spiegano che difficilmente questi eventi siano colpa soltanto del potassio ma spesso possono essere provocati da altri fattori che vanno indagati per bene dal proprio medico o specialista. Accanto a questi sintomi molto gravi, la sua carenza può portare cambiamenti d'umore, sonnolenza, vomito e nausea e battiti irregolari del cuore.

A che cosa serve

Questo minerale è di grande importnza non soltanto per il sistema cardiovascolare ma aiuta nel loro funzionamento anche muscoli e nervi: lo troviamo nelle cellule cardiache, muscolari e nei liquidi extracellulari. Di grande importanza anche a mantenere correttamente la pressione arteriosa e ha una sua funzione anche nella contrazione del muscolo cardiaco riuscendo a dilarare i vasi sanguigni. "Può anche ridurre il rischio di calcoli renali ricorrenti e la possibilità di perdita di tessuto osseo verificabile durante l’invecchiamento", spiega Humanitas.

"Bassi livelli di potassio sono stati associati a pressione alta e malattie cardiovascolari.

Un aumento della sua assunzione, se associato a una riduzione dell’apporto di sodio, potrebbe ridurre il rischio di eventi avversi ai danni di cuore e arterie. Tuttavia a oggi non ci sono prove certe dell’utilità dell’assunzione di potassio nel trattamento della pressione alta".

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