La dieta di chi supera i 100 anni: i "4 segreti" per vivere a lungo

L'alimentazione è fondamentale per affrontare l'età che avanza e superare i 100 anni di vita ma non è l'unico ingrediente che conta: ecco gli altri "segreti" dei centenari

La dieta di chi supera i 100 anni: i "4 segreti" per vivere a lungo
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Proprio pochi giorni fa si è spenta in Spagna, a 117 anni, la donna più anziana del mondo, avendo la fortuna di arrivare lucida agli ultimi istanti della sua vita: Maria Branyas non è certamente un caso isolato visto che soprattutto da poco dopo il Duemila a oggi sono almeno cinque volte più numerosi gli anziani che superano il centenario toccando la punta record di oltre 573mila ma con proiezioni di 3,5 milioni di centenari entro il 2050. Se la genetica dà certamente una mano, alcuni scienziati sono arrivati alla conclusione che esistono almeno quattro fattori principali che spiegano una vita così lunga dove dieta e alimentazione hanno un ruolo fondamentale.

L'importanza della dieta

Sulla rivista scientifica GeroScience è possibile accedere al lavoro del prof. Zhaoli Dai e di alcuni suoi colleghi dell’Università di Sydney che hanno preso in esame oltre 30 studi esistenti su questo argomento dal 2000 fino ai giorni nostri. Non a caso il titolo è "Una revisione sistematica dell'uso di dieta e farmaci tra centenari e quasi centenari in tutto il mondo" dove vengono spiegati i quattro fattori chiave: avere un'alimentazione varia dove c'è pochissimo sale, dormire molte ore ogni notte, non prendere molte medicine e vivere fuori città.

Come detto, al primo posto compare la dieta: innanzitutto c'è l'ok ai carboidrati consumati mediamente da una percentuale compresa tra il 57% e il 65%; a questi si aggiungono frutta e verdura oltre ad alimenti ricchi di proteine uniti al consumo dell'olio d'oliva; pollame, pesce e legumi che vengono consumati almeno un paio di volte a settimana e soltanto raramente carne rossa. Questi numeri vengono predicati molto spesso dai nutrizionisti di tutto il mondo e non è certamente un segreto che seguirli possa portare benefici al proprio organismo. Infine, un occhio importante anche alla bilancia: "Oltre la metà (52%) rientrava nella categoria di peso normale, il 33% sottopeso e il 14% sovrappeso. La prevalenza dell'obesità era bassa, con una stima complessiva del 4%", spiegano gli scienziati. In tutti i casi è pochissimo, quasi con il contagocce, l'uso del sale.

Il ruolo dei farmaci

È chiaro che all'avanzare dell'età diventa pressoché inevitabile fare uso quotidiano di uno o più farmaci per i più disparati motivi: ebbene, chi arriva e supera i 100 anni ha una media di 4,6 medicine al giorno ben al di sotto del consumo del cosiddetto "anziano medio" che ne prende mediamente almeno sette ogni giorno. Può sembrare poco o banale ma meno farmaci si possono consumare meglio è anche per non superare la "polifarmacia" che può causare anche disturbi cognitivi a causa della loro interazione. "Tra i nove tipi di farmaci, i due più comuni erano quelli per abbassare la pressione sanguigna, inclusi i diuretici e altri farmaci per le malattie cardiovascolari", spiegano gli scienziati.

Il ruolo del sonno notturno

Spesso capita che con l'avanzare degli anni si tenda a dormire di meno: è vero ma non sarà sinonimo di salute a lungo termine. Viceversa, i centenari hanno una quantità e qualità del sonno notturno invidiabile che riesce a essere mediamente di circa 7-8 ore. "Gli individui senza disturbi del sonno rispetto a quelli con gravi disturbi del sonno sono stati proiettati a vivere sei anni in più in buona salute e tre anni in più senza malattie croniche tra i 50 e i 75 anni", fanno sapere gli studiosi con effetti benèfici che si protraggono anche negli Over 80. Non è un caso che, chi ha superato 100 anni, nel 68% ha dichiarato di essere soddisfatto di come dorme durante la notte.

Il luogo di vita

Ultimo ma non per importanza anche la zona in cui si vive: oltre a chi abita le Zone Blu individuate in cinque aree del pianeta tra cui la nostra Sardegna oltre alla Grecia (isola di Ikaria), Giappone (Okinawa), Costa Rica (Nicoya) e California (Loma Linda), una vita più lunga e duratura può essere condotta lontano dalle città e nelle zone rurali e di campagna.

Gli studiosi affermano infatti che la revisione mette in evidenza che il 75% dei centenari vive proprio in zone rurali "il che suggerisce che gli stili di vita rurali possono contribuire in modo significativo a una salute prolungata e alla longevità".

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