Molti recenti studi hanno sottolineato il rapporto tra alcol e cibo. Spesso l'aumento del consumo del primo rappresenta una diminuzione (anche molto estrema) del secondo, con effetti dannosi a livello cerebrale che possono intaccare la memoria e le funzioni primarie del corpo.
La Drunkorexia
Il termine Drunkorexia è recentemente nuovo - i primi studi sono del 2016 - ed è stato coniato dalle parole drunk (ubriaco) e anorexia (anoressia) ed indica esattamente la pericolosa combinazione di abuso di alcol e restrizione alimentare con gravi conseguenze, come accennavamo, per la salute fisica e mentale. In questo caso si tratta di "Inappropriate Compensatory Behavior to avoid Weight Gain from consuming Alcohol" (ICB-WGA) ovvero "Comportamento Compensatorio Inappropriato per evitare l’Assunzione di Peso dovuto al consumo di Alcol".
La sigla ICB-WGA descrive una condizione in cui gli individui che assumono molte calorie consumando alcolici in eccesso cercano di compensare l'assunzione di questi zuccheri mangiando di meno, praticando un'intensa attività fisica o attraverso condotte espulsive tipiche dei pazienti anoressici e bulimici. La drunkorexia può colpire chiunque ma si osserva prevalentemente tra giovani adulti e studenti universitari.
Patologia non riconosciuta
Attualmente la drunkorexia non è ufficialmente riconosciuta come un disturbo alimentare a sé stante, nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali questo anche per un motivo ben preciso; ancora oggi pochi studi hanno verificato se questo modello comportamentale sia più fortemente correlato all'uso di sostanze o ai disturbi alimentari. Inoltre essendo presenti sintomi di altri disturbi dell'alimentazione come l'anoressia nervosa e la bulimia, la drunkorexia è oggetto di studio da parte dei ricercatori che cercano di comprenderne le cause e la sintomatologia.
Le donne sono le più colpite
Una delle ricerche prese ad esempio spiega che si tratta di una patologia -o modalità- più frequente nella popolazione femminile. Questo perché, le donne hanno solitamente, più preoccupazioni relative al peso rispetto agli uomini e ciò le rende più inclini alle restrizioni alimentari o a comportamenti compensatori per tenere sotto controllo il peso. I risultati della ricerca suggeriscono anche che gli individui con drunkorexia rischiano maggiormente di sviluppare in futuro disturbi alimentari e dipendenza da sostanze.
Come si manifesta
La patologia può manifestarsi con un insieme di sintomi; i più comuni sono stati individuati con:
• binge drinking: consumo di grandi quantità di alcol in breve tempo
• restrizione alimentare intenzionale: saltare i pasti, digiunare o ridurre drasticamente l'assunzione calorica per compensare le calorie assunte bevendo alcolici;
• eccessivo esercizio fisico: praticare esercizio fisico intenso per bruciare le calorie in eccesso;
• comportamenti compensatori di espulsione: vomito autoindotto o uso di lassativi dopo aver bevuto alcol per evitare l'aumento di peso;
• pensiero ossessivo sul conteggio delle calorie: praticare un costante monitoraggio delle calorie assunte e di quelle bruciate.
Questi tipi di comportamenti possono portare a gravissimi problemi di salute come forme severe di disidratazione, carenze nutrizionali e danni agli organi interni e problemi di salute mentale come ansia e depressione. Inoltre, la combinazione di restrizione alimentare e abuso di alcol può anche aumentare il rischio di sviluppare altri tipi di disturbo del comportamento alimentare come anoressia nervosa e bulimia e binge eating.
Chi è più a rischio
La tendenza, come accennato sopra, è soprattutto nella platea femminile, ma ci sono caratteristiche psicologiche associate ad un rischio maggiore di associare questa patologia:
• bassa autostima: un'auto-percezione negativa può minare il senso di fiducia in se stessi e far nascere un bisogno eccessivo di farsi accettare dal gruppo sociale di riferimento;
• alienazione personale: incapacità di accettare i segnali sia emotivi che fisici senza sentirsi in colpa o minacciati;
• deficit interocettivi: difficoltà nella percezione delle sensazioni corporee e incapacità di rappresentarle mentalmente;
• disregolazione emotiva: scarsa capacità di riconoscere le emozioni e utilizzo di strategie disadattive per gestire le emozioni;
• ascetismo: modalità di distacco e ritiro dalle emozioni e dagli eventi che possono causare dolore.
Inoltre molte ricerche suggeriscono che soprattutto gli adolscenti potrebbero essere più propensi a sviluppare la drunkorexia per ridurre i loro sentimenti negativi in assenza di capacità di mettere in atto strategie di regolazione emotiva più adattive.
Possibili terapie
Per trattare la drunkorexia vengono solitamente messi in atto diversi approcci:
• terapia psicologica: nel caso delle dipendenze come quella da cibo, da alcol o da sostanze può essere efficace un percorso di terapia cognitivo-comportamentale (CBT). In particolare la CBT-E (terapia cognitivo-comportamentale migliorata) è nata per affrontare in modo specifico i comportamenti disfunzionali legati all'alimentazione. Questo è fontamentale perché consente di lavorare sul paziente per promuovere una relazione più sana e consapevole con il cibo e sviluppare maggiore consapevolezza sui rischi legati all'assunzione di alcol.
• counseling nutrizionale: dietisti e nutrizionisti possono aiutare a sviluppare un piano alimentare equilibrato e personalizzato in base alle caratteristiche del soggetto;
• mindful eating: migliorare il rapporto mente-corpo è un obiettivo importante da raggiungere in tutte le condizioni patologiche che riguardano l'alimentazione e l'accettazione del proprio aspetto fisico;
• supporto medico e farmacologico: il medico e lo psichiatra collaborano per la gestione dei problemi di salute fisica e mentale causati dalla restrizione alimentare e dall'abuso di alcol;
• terapia di gruppo: chi soffre di drunkorexia può trovare conforto condividendo la propria esperienza con persone che affrontano problemi simili;
• centri per disturbi alimentari: in alcuni casi può essere indispensabile affidarsi ad un centro specializzato per i disturbi alimentari dove si può affrontare il problema della drunkorexia personalizzando il percorso terapeutico in base alle esigenze nutrizionali e psicologiche del paziente.
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