Mangiare mandorle prima dei pasti riduce la glicemia, lo studio

Mangiare 20 grammi di mandorle prima di colazione, pranzo e cena aiuta a regolare i livelli di glicemia nel sangue impedendo al diabete di svilupparsi

Mangiare mandorle prima dei pasti riduce la glicemia, lo studio

Consumare uno spuntino di mandorle prima dei pasti apporta dei benefici a chi soffre di diabete, obesità e sovrappeso.

A confermarlo sono due studi scientifici recenti condotti da gruppo di ricerca sulla nutrizione della National Diabetes, Obesity, and Cholesterol Foundation e dal Centre of Excellence for Diabetes Metabolic Diseases and Endocrinology di Nuova Dehli entrambi finanziati da Almond Board of California.

In entrambi gli studi, sessanta persone hanno consumato uno spuntino caratterizzato da 20g di mandorle circa trenta minuti prima di colazione, pranzo e cena per tutta la durata della ricerca nella quale erano coinvolti. Dai dati raccolti emerge una significativa riduzione della glicemia e degli ormoni. Questo accade perché le mandorle sono in grado di apportare all’organismo fibre, grassi monoinsaturi, zinco e magnesio.

Tutte queste sostanze nutritive sono un valido contributo che mira a ridurre il senso di fame. Si registrano inoltre dei cambiamenti metabolici importanti legati proprio al fatto che questo tipo di spuntino consente alle persone una normale regolazione del glucosio nel sangue. Secondo i ricercatori della National Diabetes, Obesity, and Cholesterol Foundation includere le mandorle all’interno di una dieta sana ed equilibrata accompagnata da un regolare esercizio fisico nelle persone con prediabete aiuterebbe queste persone a regolare i livelli glicemici impedendo al diabete di svilupparsi.

Uno studio altrettanto recente condotto presso la Madras Diabetes Research Foundation di Chennai in India ha evidenziato che mangiare mandorle per dodici settimane non solo riduce l’insulina – resistenza nel sangue ma è in grado di migliorare la funzione pancreatica. Di conseguenza i partecipanti dello studio asiatico hanno ottenuto giovamento anche sul loro peso corporeo. I volontari che hanno mangiato 20 grammi di mandorle per tre mesi prima dei pasti hanno ridotto considerevolmente la circonferenza vita e la massa corporea. Tramite specifici test hanno registrato anche una migliore forza di presa della mano.

È importante sottolineare che non si sono verificati cambiamenti nel colesterolo HDL (buono). Da questo significativo risultato emerge che questo lipide cardioprotettivo è stato mantenuto nonostante altre alterazioni biochimiche osservate. Secondo i ricercatori del Madras Diabetes Research Foundation di Chennai le mandorle possono essere incluse in un regime dietetico nutriente.

La sana abitudine di consumarle quotidianamente offre un buon potenziale per l’inversione dal prediabete alla normale regolazione del glucosio in alcuni indiani asiatici: prevengono o ritardano lo sviluppo del diabete nelle persone con prediabete.

Questo ennesimo studio si aggiunge a oltre 25 anni di ricerche sui potenziali effetti benefici delle mandorle e dei nutrienti in esse contenuti, per la salute e per diverse patologie, in primis il diabete.

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