I punti chiave
I pazienti oncologici in alcuni casi non assumono la corretta quantità di cibo ma non ricevono le giuste indicazioni terapeutiche per una sana alimentazione, correndo i rischi legati alla eccessiva perdita di peso (causata dalla malattia) e alla conseguente malnutrizione. Questo circolo vizioso molto spesso limita l'efficacia delle cure, con tutti i rischi del caso.
I risultati delle indagini
Ad accendere un faro su questa problematica è un'indagine promossa da 45 associazioni che fanno parte del gruppo "La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere". A 283 pazienti ammalati di tumore, uomini e donne, è stato chiesto di rispondere a un questionario, da cui è emerso che nel 70% dei casi non sono state ricevute le corrette linee guida nutrizionali, mentre nell'84,8% dei casi i soggetti dichiarano di non aver ricevuto una "valutazione dello stato nutrizionale (composizione e funzionalità corporea, bilancio energetico) accompagnata alla diagnosi della malattia oncologica”.
Sopportare le terapie
Prima di questa, era stata effettuata un'altra indagnine a cura dell'Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) con 40% dei pazienti oncologici che ha chiesto e cercato un supporto nutrizionale che fosse autonomo. "Il supporto nutrizionale per i pazienti oncologici è un fattore chiave per poter sopportare bene le terapie, ridurre il rischio di doverle sospendere, avere meno complicanze post-operatorie, mantenere una buona qualità di vita", ha dichiarato a Repubblica Salute il professor Riccardo Caccialanza, medico nutrizionista esperto di nutrizione in oncologia.
Cosa mangiare
Le linee guida dell'Aiom passeranno al vaglio dell'Iss (Istituto Superiore di Sanità), chiedendo il corretto supporto nutrizionale alle persone che hanno un tumore. Di fondamentale importanza sono le tempistiche, come spiega il professor Caccialanza, perché "se il supporto nutrizionale inizia da subito, ci sono maggiori probabilità non solo che il paziente non perda peso, ma che risponda anche meglio alle cure dal punto di vista clinico". I pazienti oncologici devono seguire le stesse linee guida delle persone sane con un'alimentazione che eviti i cibi ultraprocessati ma possa essere ricca di frutta e verdura così da acquisire vitamine e sali minerali.
Si dovrà ovviamente tenere in considerazione la malattia per modulare la dieta corretta: i pazienti che hanno problemi a deglutire dovranno assumere alimenti che abbiano una particolare consistenza dando "priorità ad apporti calorici proteici. Una volta che il paziente sarà guarito, allora si tornerà sull’alimentazione bilanciata che ben conosciamo", sottolinea l'esperto. Una croce sopra, quindi, alle indicazioni di mangiare poco o addirittura digiunare a causa del tumore.
Non esistono evidenze scientifiche in tal senso e il paziente andrebbe incontro a una perdita di peso vivendo "l’alimentazione come un incubo, come qualcosa di velenoso. Si possono creare delle situazioni molto difficili anche dal punto di vista psicologico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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