I primi test di un nuovo drone cinese hanno lasciato più che soddisfatti gli scienziati del team guidato da Zhang Chenan, un ricercatore del laboratorio statale di dinamica dei gas ad alta temperatura presso l’Istituto di Meccanica della Chinese Academy of Sciences. Il velivolo senza pilota in questione, uno Uav ipersonico, sarebbe in grado di sfidare le prestazioni aerodinamiche dei caccia più avanzati dell'esercito statunitense. Il gioiellino made in China vanterebbe un rapporto portanza/resistenza - un parametro cruciale per misurare l’efficienza aerodinamica - di 8,4 volte nel volo subsonico. Non un valore altissimo ma già alla pari con quello fatto registrare dall'F-22 Raptor, ovvero, l'unico caccia stealth delle forze Usa in grado di effettuare la supercruise, il volo prolungato a velocità supersoniche.
L'ultimo drone cinese
Da quanto fin qui emerso, ha sottolineato il South China Morning Post, il veicolo ipersonico cinese sarebbe in grado di mantenere un rapporto portanza/resistenza superiore a 4 anche mentre viaggerebbe ad una velocità sei volte superiore a quella del suono, indicando un'efficienza aerodinamica superiore rispetto all'F-22. Questo permetterebbe al drone di spostarsi in modo flessibile anche nell’atmosfera sottile ad alta quota, ponendo una sfida ai sistemi di difesa missilistica che si basano sulla previsione delle traiettorie di volo.
I dati raccolti provengono da test effettuati nella galleria del vento e sono stati pubblicati sulla rivista accademica cinese Acta Mechanica Sinica. Ma di quale velivolo stiamo parlando? Zhang e i suoi colleghi non hanno rivelato il modello del drone, anche se lo Uav in questione assomiglierebbe all'MD-22 reso noto nel 2019.
L'MD-22, sviluppato dal Guangdong Aerospace Science and Industry Research Institute, affiliato all'Institute of Mechanics, è in grado di trasportare un carico utile di 600 chilogrammi a velocità fino a Mach 7 su una distanza di 8.000 chilometri, l'equivalente della distanza tra la Cina e gli Stati Uniti continentali. Il nuovo modello descritto dal team di Zhang misura più di 12 metri di lunghezza, con un'apertura alare di quasi sei metri, e sarebbe significativamente più grande dell'MD-22. La sua disposizione aerodinamica, comprese le tre gondole del motore che sporgono dalla coda, rimarrebbe però sostanzialmente invariata rispetto a quella del richiamato MD-22.
Voli ipersonici (e non solo)
Il team di Zhang intende portare la tecnologia ipersonica dalla fase di esplorazione concettuale all'applicazione pratica, come fatto presente dagli scienziati nel citato paper. Il loro obiettivo futuro? Ridurre i costi, migliorare l’affidabilità e migliorare le prestazioni del radar "stealth" "per ottenere una transizione graduale dalla funzionalità all’usabilità". Il design aerodinamico è infatti un fattore chiave che determina il successo o il fallimento di un progetto legato ad un qualsiasi veicolo ipersonico.
Il drone americano HTV-2, ad esempio, si è schiantato due volte a causa della perdita di stabilità durante il volo ad alta velocità, portando la Nasa ad abbandonare il progetto. La Cina, al contrario degli Stati Uniti, ha continuato a sostenere la ricerca e lo sviluppo in questo campo conducendo numerosi voli di prova. Ma il quasi sosia dell'MD-22 è soltanto la punta di un iceberg molto più grande di quanto non si possa pensare.
Già, perché Pechino continua intanto a lavorare su molteplici prototipi droni, dal Little Falcon - lo Uav più simile ad un uccello al mondo, e
agilissimo grazie ad un nuovo meccanismo a manovella a cono che imita il modello di allungamento e piegamento naturale delle ali osservato negli uccelli – allo Sky Hawk, altra possibile futura punta di diamande dell'esercito cinese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.