Scatta il war game Iron First: il piano in caso di guerra a Taiwan

Lo scorso 10 marzo Stati Uniti e Giappone hanno avviato un'esercitazione congiunta della durata di tre settimane. I due Paesi simuleranno un'"emergenza Taiwan"

Scatta il war game Iron First: il piano in caso di guerra a Taiwan
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Cosa succederebbe nel caso in cui la Cina dovesse invadere Taiwan? Si aprirebbero scenari militari indefinibili, difficili da prevedere date le numerose variabili in campo. Certo è che l'Asia intera si ritroverebbe ad essere l'epicentro di un conflitto regionale dalle conseguenze globali. È anche per questo, per prepararsi ad un simile contesto, che lo scorso 10 marzo, Stati Uniti e Giappone hanno avviato un'esercitazione congiunta della durata di tre settimane. I due Paesi, tra le altre cose, simuleranno un' "emergenza Taiwan".

"Emergenza Taiwan"

Iron First, questo il nome delle manovre annuali, comprende intense sessioni di addestramento anfibio per consentire a Washington e Tokyo di lavorare insieme in vista del contenimento delle molteplici minacce presenti nell'Indo-Pacifico. Gli obiettivi principali, in ogni caso, coincideranno con il miglioramento delle capacità di risposta congiunta tra i due Paesi nelle isole Ryukyu, con un occhio di riguardo verso un'emergenza taiwanese.

"Mettendo in pratica una serie di azioni complete, miglioreremo la capacità del Giappone e degli Stati Uniti di effettuare operazioni anfibie congiunte per la difesa delle isole nella regione sudoccidentale e dimostreremo la forza dell'unità dell'alleanza Giappone-Usa", ha dichiarato il comandante del secondo reggimento anfibio a schieramento rapido del Giappone, colonnello Hajime Tsuji.

Il Corpo dei Marines degli Stati Uniti (USMC) e le Forze di autodifesa terrestri giapponesi (JGSDF) hanno simulato la riconquista di un'isola remota sull'isola di Okinoerabu nella prefettura di Kagoshima. Secondo quanto riferito dall'agenzia nipponica Kyodo News, questa è la prima volta che le citate JGSDF conducono un addestramento congiunto con l'esercito americano sulla richiamata isola.

L'importanza delle esercitazioni Iron First

L'esercitazione Iron First, in ogni caso, si concentra su tiro avanzato, ricognizione anfibia, assalti di fuoco e manovra, sostegno logistico e medico bilaterale, operazioni antincendio e supporto aereo ravvicinato. Le unità e le navi statunitensi partecipanti includono il Combat Logistics Battalion 31, il Battalion Landing Team 1/1, il Marine Fighter Attack Squadron 121, lo Squadrone anfibio 11 della Marina statunitense e il molo di trasporto anfibio USS Green Bay. Il Marine Medium Tiltrotor Squadron 265 Reinforced sta supportando l'esercitazione con gli elicotteri CH-53 Sea Stallion, UH-1Y Venom e AH-1Z Viper, mentre gli MV-22 Osprey dello squadrone sono rimasti a terra (insieme a tutti gli Osprey militari statunitensi). Le unità e le navi giapponesi includono invece il secondo reggimento anfibio a schieramento rapido, la divisione navi da sbarco 1 e la nave da sbarco cisterna JS Kunisaki.

Se le esercitazioni Iron First avvengono in relazione a Taiwan, nei pressi dell'isola, nelle ultime ore, la situazione è apparsa movimentata. Aerei militari cinesi, per un totale di 18 velivoli, hanno infatti attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan. Si tratta del numero più alto fatto registrare finora, secondo quanto riportato dal ministero della Difesa di Taipei. L'ultimo precedente risale al 2 novembre scorso, quando i caccia furono 20.

Le forze armate della Cina conducono pattugliamenti nei pressi di Taiwan in media ogni sette o dieci giorni e stanno tentando di "normalizzare le loro attività militari", ha intanto informato il direttore generale dell'ufficio per la sicurezza nazionale di Taiwan, Tsai Ming-yen.

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